Nella conferenza si è iniziato col parlare dell’economia prendendo spunto da un libro pubblicato ormai 50 anni fa che parla dei limiti dello sviluppo, prendendo quindi in considerazione le 5 variabili globali ovvero l’aumento della popolazione, la disponibilità di
cibo, le riserve e i consumi di materie prime, lo sviluppo industriale e l’inquinamento.
Questo fu uno dei primi modelli matematici che spiegava l’andamento generale degli equilibri mondiali. Sulla base di questo oggi si può arrivare a supporre che ci sia bisogno di un
cambiamento passando da un’economia lineare dove vengono estratte materie prime per produrre beni e servizi che vengono consumati e alla fine eliminati come rifiuti ad un’economia circolare ovvero un sistema economico di produzione e di scambio che mira a
migliorare l’efficacia dell’utilizzazione delle risorse e diminuire l’impatto ambientale.
Infatti l’economia lineare ha riscontrato delle criticità come la scarsità di risorse o il degrado ambientale e cambiamento climatico causati dall’inquinamento. Questi problemi possono essere colmati dall’economia circolare che potrebbe aiutare a risanare l’intera economia grazie ai suoi principi di base ovvero controllare e valorizzare il capitale naturale, ottimizzare i rendimenti delle risorse e favorire l’efficacia del sistema. Infine è stato trattato l’esempio
della bioplastica che anche non essendo plastica pura mantiene comunque le caratteristiche di una vera e propria plastica, inquinando molto meno di un semplice oggetto di plastica e
inoltre questa bioplastica può essere riutilizzata quante volte noi vogliamo creando così un ciclo perfetto non facendo rimanere nulla di inutilizzato né prima né dopo.
Giovanni Mariotti classe 3ALS liceo scientifico Gubbio
