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Dall’economia lineare all’economia circolare: produzione responsabile

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Il giorno 11 febbraio il professor Emilio Sassone Corsi ha tenuto l’ultimo incontro del progetto “Ambasciatori per la Terra 2021/2022”. Il tema trattato si ricollega a quello della precedente conferenza legati entrambi all’economia circolare in contrapposizione a quella lineare analizzando nello specifico la produzione responsabile.


Per dar luogo ad un’economia circolare non è sufficiente che i consumatori utilizzino beni e servizi responsabilmente ma è necessario che vi sia anche una produzione responsabile.
Nel modello dell’economia lineare i beni sono prodotti utilizzando le materie prime disponibili in natura e vengono consumati per essere poi eliminati come rifiuti. Tale modello ha portato in alcune zone del mondo un evidente benessere ma si sta rivelando dannoso poiché non tiene dovutamente conto dell’impatto ambientale che ha e del consumo delle risorse naturali non illimitate.

I problemi riscontati seguendo questo tipo di economia riguardano oltre alla scarsità delle risorse anche la perdita di valore dei materiali e dei prodotti, l’instabilità dei prezzi delle materie prime e
la difficoltà di approvvigionamento di alcune di esse, la produzione di rifiuti, il degrado ambientale e il cambiamento climatico.
L’economia circolare punta a un più efficace utilizzo delle risorse con una diminuzione dell’impatto ambientale dell’uomo per minimizzare i rifiuti, valorizzarli come risorsa e inserirli all’interno di un cicli di vita quanto più possibile continuo, mantenendo al contempo una condizione di benessere. Si basa su tre principi fondamentali:

  1. valorizzare il capitale naturale conservandolo tramite il controllo delle scorte finite e il bilanciamento i flussi delle risorse rinnovabili;
  2. ottimizzare i rendimenti delle risorse facendo circolare i prodotti, componenti e materiali in
    uso alla massima utilità in ogni momento sia in cicli tecnici che biologici;
  3. favorire l’efficacia del sistema rivelando e progettando esternalità negative.

Si cerca quindi di prolungare il ciclo di vita dei prodotti contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo e una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono reintrodotti, se possibile, nel ciclo economico generando ulteriore valore. Un modello di questo tipo presuppone modifiche dei processi delle aziende (con metodi di produzione più efficienti), ma anche un’innovazione della relazione tra gli attori della produzione e la promozione di modelli di consumo diversi dagli attuali.


Siria Allegrucci
4° BLS, Polo Liceale G. Mazzatinti, Gubbio (PG)

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