A Glasgow c’è stata una conferenza delle parti cioè un incontro
internazionale in cui i 193 paesi membri delle nazioni unite si sono
riuniti per definire delle strategie di contrasto al cambiamento
climatico.
Nella conferenza di Glasgow sono stati coinvolti i giovani per
discutere su temi legati a cosa poter fare per risolvere questo
problema.
A Glasgow si è discusso di 2 temi principali: da una parte il fatto
che il mondo è diviso in due cioè i paesi poveri e i paesi ricchi; i
paesi poveri hanno bisogno di essere finanziati per avere uno
sviluppo sostenibile.
Oggi i paesi poveri sono quelli che pagano di più il prezzo del
cambiamento climatico perché non hanno risorse per reagire e per
strutturarsi e quindi è stato deciso di dare 100 miliardi di euro ogni
anno a questi paesi poveri a partire dall’anno prossimo.
L’altro grande problema è quello dei paesi ricchi che sono
responsabili di una produzione esagerata che provoca alti consumi
ma hanno una complessità nel fare la transizione ecologica
esagerata.
Questi paesi ricchi, quindi, si sono riuniti e hanno deciso di
mantenere i patti di Parigi.
Il risultato positivo di Glasgow è che tutti hanno riconosciuto che le
fonti fossili vanno prima o poi cancellate, ma non ci si riesce perché
sono tutti impegnati nella competizione economica internazionale.
Alberto Fiorucci /3als/ Polo Liceale Giuseppe Mazzatinti Gubbio/
Cagli