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COP 26 DI GLASGOW

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La conferenza delle parti, meglio nota con la sigla COP, è un grande incontro internazionale in cui i 193 paesi membri delle Nazioni Unite si riuniscono per definire una politica attiva sul clima, ossia delle strategie di contrasto soprattutto al riscaldamento globale e ai problemi ad esso correlati, ad esempio problemi energetici o del rispetto della natura.

Nel 1992, a Rio de Janeiro, si è tenuta la prima conferenza, durante la quale il mondo denunciava l’esistenza di una crisi ambientale
e da quel momento si sono susseguite ventisei conferenze sul clima. Di rilevante importanza si dimostra la COP26 di Glasgow, ovvero la conferenza delle parti in cui il governo italiano, per la prima volta nella storia delle Nazioni Unite, ha coinvolto i giovani nell’incontro, i quali hanno avuto la possibilità di parlare con i rappresentanti
di governo dei 193 paesi esprimendo e condividendo il loro pensiero.

Durante la conferenza, si è rivelato centrale il problema di un mondo diviso in due parti: da un lato ci sono i paesi poveri, circa 77, che hanno bisogno di essere finanziati per avere uno sviluppo sostenibile, dal momento che sono quelli che pagano di più il prezzo
del cambiamento climatico, non avendo le risorse per reagire; dall’altro lato troviamo i paesi ricchi, cioè i paesi del G20, i quali sono consapevoli di essere responsabili di un incredibile impatto ambientale, di una produzione e di un consumo elevati e mostrano una complessità nel fare la transizione ecologica.
Nonostante ciò, a Glasgow, i paesi ricchi hanno riconosciuto che le fonti fossili devono essere eliminate, in modo da ridurre le emissioni di anidride carbonica entro il 2050.

La prossima conferenza sul clima si terrà a Sharm el-Sheikh, in Egitto,
durante la quale i paesi saranno impegnati a trovare una risoluzione ai problemi climatici e ambientali che riguardano i paesi poveri.
In conclusione si può affermare che la speranza più grande è rappresentata dai giovani, i quali dovranno sì forse cambiare il proprio stile di vita e trovare un nuovo equilibrio con la natura, ma sono coloro che hanno la mente “pulita”, perciò devono partecipare a tali incontri con lo scopo di realizzare il loro obbiettivo: ridurre le emissioni di anidride carbonica in modo da poter vivere nel benessere naturale del pianeta.

Alessia Urbanelli, classe 5°BLS
Polo Liceale Mazzatinti, Gubbio

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