Lo zero è in termini matematici e non, simbolo del nulla, simbolo di qualcosa che non è tangibile. Per questo la sua introduzione nel sistema matematico e negli altri settori ha visto una progressione lenta, infatti per capire il significato e l’applicazione di questo valore c’è bisogno di una mentalità abbastanza evoluta. Nonostante i primi ad utilizzare questo numero furono i Sumeri circa 3 mila anni fa: faceva parte della scrittura cuneiforme e lo indicavano con due incavi inclinati che rappresentava l’assenza del numero; anche le popolazioni cinesi e maya avevano intuito il significato dello zero come del nulla, ma non erano riusciti ad applicarlo nei loro calcoli.
Solo grazie alla cultura Hindu si è riusciti ad avere un primo sviluppo dello zero in senso moderno, ma il “padre” di questo numero è l’arabo Muhammad ibn Musa al Khwarizmi che lo introdusse tra i numeri che anche noi utilizziamo e che, appunto, chiamiamo “arabi”. In Italia, e in tutto l’Occidente, il primo ad introdurlo fu il matematico Leonardo Fibonacci, nel 1202. Lo zero è molto importante nella storia della matematica perchè ha permesso l’introduzione di numeri negativi, che prima non erano minimamente concepiti, e inoltre ha permesso il passaggio dall’aritmetica all’algebra. Infatti nelle popolazioni più antiche i conti avvenivano con degli strumenti fisici quali pietre o altri oggetti che permettevano di “quantificare” e rappresentare i numeri che venivano utilizzati, ma lo zero non ha forma e non può essere rappresentato, per questo ha sconvolto l’intero modo di pensare, e di concepire una materia apparentemente semplice come poteva essere la matematica.
Grazie all’introduzione di questo numero, per esempio, è possibile spiegare perchè la sottrazione di due numeri uguali sia pari a zero, o perchè non è possibile trovare una soluzione se lo zero si trova al denominatore in un rapporto, inoltre è possibile annullare operazioni moltiplicando un valore per zero, infine lo zero rappresenta un elemento neutro nella sottrazione e nella addizione: se a un valore viene sommato zero o sottratto zero, si avrà per risultato il valore di partenza. Tutti calcoli che affascinano e spiegano l’importanza di questo numero senza il quale non sarebbe possibile spiegare molti aspetti della vita quotidiana, appartenenti anche al campo della scienza, dell’economia e della fisica.
Ottimo articolo. Grazie, mi è stato utile per una ricerca scolastica! Avete fatto un buon lavoro 😉
non spiega il valore dello
zero
si nessuno lo spiega e perchè gli ignoranti matematici di oggi fanno calcolo semplificato e non più analisi matematica 1 dove lo 0 vale -18 e non 0 come erroneamente viene calcolato in economia e nel sistema decimale come dico io dei poveri se devi affrontare calcoli con diverse varianti o fisica quantistica lo 0 vale -18 e non zero altrimenti il calcolo non torna ma si sa come quella lingua di emrda dell’inglese che dovrebbe semplificare al contrario complica e impoverisce la matematica viene gestita non più dalla materia grigia ma degli elaboratori di calcolo che lasciano il tempo che trovano.
Un esempio tutti anno la fissa di attribuire il miglior QI al mondo ad Einstein, io lo do a Leonardo sai perché inventò la ruota Dentata vedi tu….
Per la sottrazione lo zero non è elemento neutro.
Per essere elemento neutro deve valere la seguente regola:
n-0=n=0-n
Per la somma si
n+0=n=0+n