Home Ambasciatori della Festa di Scienza e Filosofia La matematica nelle opere d’arte

La matematica nelle opere d’arte

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Oggi, come nei tempi passati, la conoscenza della matematica è un requisito fondamentale per affrontare un qualsiasi argomento di tipo umanistico e/o scientifico. Non a caso il filosofo Auguste Comte pone questa materia scientifica alla base della sua classificazione delle scienze: egli credeva infatti che la matematica prima di essere una scienza fosse lo strumento con cui determinare tutte le altre.

A mio avviso la matematica deve sempre essere posta come base e principio per la costruzione di un qualsiasi edificio culturale, essa rappresenta il linguaggio con cui la nostra mente si esprime.  La traccia indelebile della presenza di questa fondamentale scienza nella storia, intesa non solo come materia fine a se stessa ci è fornita principalmente dalle testimonianze artistiche delle varie civiltà e periodi storici.

Negli imponenti templi di arte Greca ad esempio si ritrova spesso il concetto di sezione aurea, presente anche in opere come la “Croce di Satio”, “La parade du cirq”, “La venere di Botticelli”. ci sono poi pittori che inseriscono integralmente la matematica nelle loro opere, questo si evince soprattutto nelle opere di: Leonardo Da Vinci e Mondrian. Si è soliti ritenere che un opera realizzata mediante l’uso anche della matematica generi una diversa risposta elettrica nel nostro cervello, questo avviene perché la mente umana è abituata a ricevere messaggi di natura numerica e geometrica anche quando questi si trovino in forma implicita.

Vi è un altro importante aspetto nel settore artistico che fa riferimento alla matematica, ed è quello simbolico; sia in molte opere neoclassiche, che in sculture romane e greche, come in autori contemporanei si possono individuare all’interno della struttura analitica delle opere, figure geometriche quali: cerchi, quadrati, triangoli, e moltissime figure composite questa scelta, operata dagli autori, serve all’opera ad apparire all’osservatore in modo molto particolare; prendiamo in analisi il “Giuramento degli orazi”: quest’opera neoclassica è fortemente caratterizzata da figure geometriche all’interno dei personaggi e dello sfondo che gli conferiscono uno schema ordinato che la mente umana è abituata a cogliere. La concomitanza di fattori integranti in un opera d’arte quali la geometria e la matematica permettono all’osservatore di ricavare in modo più immediato il messaggio dell’autore.

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