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Conduttività e superconduttività a confronto

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La superconduttività è un fenomeno che è stato scoperto per la prima volta nel 1911 questo evento avviene quando certi tipi di materiali vengono portati al di sotto di una certa temperatura limite, per esempio nel 1982 si sono scoperti elementi ceramici con temperatura critica di -183 C, essi contengono rame e ossigeno, tali da poter usare l’azoto liquido per raggiungere quella temperatura.
La superconduttività si manifesta con una caduta a zero della resistenza e espulsione del campo magnetico.
Questo fenomeno è utilizzato in ambito commerciale, per applicarlo si impiegano dei frigoriferi ad evaporazione d’ azoto per raggiungere quelle temperature, tutto ciò viene spiegato con la meccanica quantistica e da origine a due tipi di superconduttori, di primo tipo e di secondo tipo.
Un evento simile alla superconduttività ma che avviene a temperatura ambiente è la conducibilità elettrica, che avviene in questo modo, si prende un metallo costituito da un reticolo cristallino di atomi con intorno elettroni slegati dal nucleo, applicando un campo elettrico a questo reticolo, gli elettroni si agitano e subiscono un’accelerazione, questo movimento crea la corrente elettrica, questo spostamento da luogo a una resistenza che si genera dal’ urto degli ioni contro il reticolo cristallino e dipende da due fattori, il primo è il numero di elettroni e il secondo la frequenza degli urti.
La differenza che c’è tra superconduttività e conducibilità è che la prima ha resistenza 0 mentre la seconda ha una certa resistenza che dipende dai fattori elencati prima.
Ora entriamo nell’ ambito domestico e sappiamo che ogni elettrodomestico è alimentato da corrente che passa all’ interno di un conduttore, più corrente passa all’ interno di esso più il conduttore si scalda e più velocemente il calore si trasferirà al cibo e questo risponde alla domanda del professor Varlamov sulla pizza e il caffè.
Nell’ ambito sportivo più precisamente lo scii possiamo notare come il materiale con cui è costruito lo scii influenzi la velocità dello sciatore tramite il suo attrito, quindi meno attrito ci sarà e più la velocità aumenta e essa anche influenzata dalla bravura dello sciatore nel muovere il suo baricentro.
Cosi rispondo anche alla seconda domanda del professore.

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