Ho sempre ammirato i grandi uomini (in senso generale del termine), coloro che sapevano andare contro l’universo intero,per le proprie idee, coloro che osavano sfidare i colossi radicati dal tempo nel pensiero comune degli uomini.
Uno di questi e’ stato Martin Lutero:nel 1500 circa, si staccò dalle regole della Chiesa di Roma, contestando pubblicamente il Dio che questa, in quei tempi, predicava.
Lui sosteneva che Dio non poteva essere un Dio che puniva, un Dio che voleva il male dei suoi figli.
Sosteneva che non era giusta la vendita delle indulgenze (si davano dei soldi in cambio dei favori da parte della Chiesa-Dio, ad esempio, far risparmiare 500 anni di purgatorio a un proprio caro (morto).
Ovviamente la Chiesa si e’ arricchita con questa pratica vergognosa, nascondendosi sotto il volere di Dio (erano poverissimi allora e si toglievano il pane di bocca per una superstizione senza alcun fondamento di verita’,ma solo con quello della cupidigia).
Quindi lui si e’ messo contro la Grande Chiesa di Roma (di allora), in un periodo in cui imperversava la guerra contro le streghe.
Lui stesso rischio’ l’inquisizione, ma fu salvato perché aveva amici importanti a cui faceva comodo l’influenza su larga scala che lui aveva sui poveri contadini della Germania.
E’ nata cosi’ la scissione fra Chiesa Romana e Chiesa Protestante.
Al di la’ delle vicende politiche religiose, mi e’ piaciuta la figura di questo uomo, che ha saputo andare contro tutti, in uno scontro titanico, pur di mantenere cio’ che aveva dentro alla propria coscienza (giusto o sbagliato che sia e’ pur sempre un punto di vista relativo).
E’ bello avere esempi cosi’