Negli ultimi anni si parla sempre più frequentemente di cambiamenti climatici, ovvero variazioni del clima che sono attribuiti direttamente e indirettamente alle attività umane.
Lo sviluppo economico che si è formato pochi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale e successivamente sino ai giorni nostri, ha portato il consumo di fonti energetiche fossili come il metano, gas e petrolio. Ogni giorno l’uomo brucia 93 milioni di barili di petrolio e in un anno consuma una tonnellata di carbone circa, secondo la ricerca dell’Agenzia internazionale dell’energia. Un’altra problematica che si dovrebbe affidare all’essere umano è la distruzione delle foreste tropicali che provocano un acceleramento dei fenomeni erosivi del terreno, creando così l’effetto serra. Il pianeta assorbe tutta questa anidride carbonica e sta lentamente regredendo, infatti un effetto collaterale di questo assorbimento sono i mari che si stanno acidificando con conseguenze molto serie sugli organismi che risiedono nel loro interno. Tutto questo compromette anche la vita della società umana, infatti si stima che i decessi siano aumentati nell’ultimo periodo. In occasione della conferenza globale sulla salute e il clima, a Parigi, grazie alla ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si stima che quasi 7 milioni di persone muoiono ogni anno per l’inquinamento dell’aria causato dall’insostenibilità del sistema dei trasporti e dalle fonti di energia domestica. Un esempio di ricerca alla felicità per un mondo migliore è il villaggio di Dharnai, uno dei più poveri presenti in India, un posto che non aveva elettricità ed era senza speranza fino a quando nel 2014 la situazione cambia e grazie a Greenpeace – un’associazione non governativa ambientalista e pacifista – con il suo progetto di 340mila euro è riuscita a riportare l’elettricità ricavata da pannelli fotovoltaici e la vita di 2400 abitanti è completamente cambiata. Tutti gli essere umani dovrebbero essere consapevoli di come il Pianeta Terra è nelle nostre mani, ciò che avrà luogo domani dipenderà dalle azioni della comunità umana. L’uomo manipola la natura modificandola a suo piacere e spesso fa dei passi totalmente distruttivi senza rendersene conto; dobbiamo tutti essere consapevoli della questione delicata del rapporto tra uomo e ambiente e di come esso possa essere un pericolo serio per il nostro presente e per il futuro. Ognuno di noi nel nostro piccolo dovremmo cercare di fare del nostro meglio contribuendo alla riduzione dell’impatto che creiamo sull’ambiente e, ancora meglio, cambiando alcune abitudini nella nostra vita. ‘’ L’uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.’’ –Reeves.