Home Ambasciatori della Festa di Scienza e Filosofia Lettera aperta al professor Domenico De Masi

Lettera aperta al professor Domenico De Masi

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Prima di tutto salve, sono una ragazza di Bari e frequento il liceo scientifico G. Salvemini.
Ho deciso di cogliere l’occasione che mi è stata data dalla decima attività per rivolgermi direttamente a lei riguardo il quesito che ha proposto.
“per o giovani sarebbe meglio lavorare gratis o non lavorare affatto?”
Prima di rispondere a questa domanda francamente ho cambiato idea pù volte. Anche rispetto alla risposta che ho dato nel quesito, il mio parere è dopo cambiato più volte.
Lei ha affermato che si lavora per tre motivi, per socializzare, per guadagnare e per autorealizzarsi. Lavorare gratuitamente è di conseguenza preferibile a non lavorare affatto, perchè è l’opzione che soddisfa almeno due di queste premesse.
Ma se lavori senza retribuzione, quanta possibilità hai davvero di realizzarti?
Molto spesso lavorare gratuitamente, e parlo anche per una (anche se minima) esperienza personale, non ti permette di imparare molto e di fare quella che è “l’esperienza”, ma soprattutto non ti consente di sentirti a tuo agio.
Molto spesso proprio in virtù del “lavorare gratis” si è solo sfruttati. Quindi in realtà nessuno ci garantisce che possiamo realizzarci lavorando senza retribuzione.
Facendo lo stesso discorso, potremmo chiederci come è possibile socializzare all’interno di un contesto in cui tu non occupi nessun posto di rilievo, e spesso e volentieri sei il “porta borse” di turno.
Il rischio non è di essere demoralizzati ancora di più?
D’altra parte è anche vero che non mettendosi in gioco, non provando esperienze diverse non si potrà mai realmente imparare anche solo cosa è il mondo del lavoro.
Quindi le chiedo, quali sono i motivi per cui noi giovani dovremmo lavorare gratis o per cui dovremmo non lavorare affatto?
Non lavorare affatto cercando magari un lavoro fisso, non ci permette di muoversi in nessuna direzione certa. Abbiamo solo la speranza di trovare un lavoro con un minimo di retribuzione. Lavorando gratuitamente abbiamo fatto un passo avanti, ma rischiamo di farne dieci indietro.
Cosa dovremmo fare, ma soprattutto, perchè?

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