Home Ambasciatori della Festa di Scienza e Filosofia DIVARIO FRA RICCHI E POVERI

DIVARIO FRA RICCHI E POVERI

2252
0

INTRODUZIONE GENERALE:

Gli anni di declino economico hanno visto aumentare la concentrazione di grandi patrimoni, a discapito dei più poveri, e dello sviluppo economico. La crisi è una grande opportunità. È dal 2008 che economisti, scienziati e politici ripetono a perdifiato questo mantra. Infatti, per qualcuno, gli anni di declino economico sono stati un vero affare. Secondo la classifica dei super ricchi pubblicata da Forbes, i miliardari del pianeta sono raddoppiati: erano 793 nel 2009 oggi sono 1645. Inoltre è stato dimostrato che tra il 2013 e il 2014, le 85 persone più ricche al mondo hanno aumentato la loro ricchezza di 668 milioni di dollari al giorno, quasi mezzo milione di dollari al minuto. Negli ultimi 4 anni la ricchezza aggregata degli attuali miliardari è aumentata del 124% e ora è balzata a 5.400 miliardi di dollari, pari a due volte il Pil di paesi avanzati, come la Francia. Purtroppo il resto del pianeta non può gioire con altrettanta euforia, perché, nello stesso lasso di tempo in cui sono prosperate le grandi fortune, la povertà si è diffusa sempre di più su scala globale.

DISPARITÀ FRA I SESSI:

Attualmente nella lista delle 30 persone più ricche, solo 3 delle ultime sono donne. Nella fascia altissima della scala sociale le pari opportunità restano sempre un miraggio, in quella bassa invece è una questione di sopravvivenza che vede le donne in fondo alla classifica dell’ingiustizia sociale. Il divario salariale tra uomini e donne rimane molto ampio in tutto il mondo: a parità di tipologia di lavoro la retribuzione femminile media è inferiore a quella maschile dal 10% al 30%, in tutte le regioni e in tutti i settori. Questo divario sta diminuendo ma, all’attuale ritmo di riduzione, ci vorranno almeno 75 anni per concretizzare il principio della parità di salario a parità di lavoro. Ulteriori dati ci mostrano che sono circa 600 milioni le donne, pari al 53% delle lavoratrici del mondo, che non hanno la sicurezza del posto lavoro e generalmente non sono tutelate dalla legge. In basso potrete trovare un grafico che mostra i guadagni settimanali mediani per lavoratori salariati a tempo pieno nel 2009, divisi per sesso, razza e gruppo etnico.

DIVARIO ESTREMO E PRINCIPALI CAUSE:
Cresciuto drammaticamente negli ultimi 12 mesi il divario tra i più ricchi e il resto del mondo ha raggiunto livelli esorbitanti, tanto che nel 2015 l’1% della popolazione mondiale ha posseduto più del restante 99%, nonostante i leader mondiali abbiano dichiarato in più occasioni la necessità di contrastare la disuguaglianza.

È  stato scoperto che le principali cause dell’enorme divario di ricchezza di cui abbiamo parlato in precedenza:

  • La principale causa della disuguaglianza economica è il rapporto con cui vengono tassati i redditi, associato alla progressività del sistema di tassazione. Una imposizione progressiva prevede che un’aliquota crescente al crescere del valore imponibile. In un sistema di tassazione progressivo, il livello della aliquota di tassazione più alta ha un impatto diretto sul livello di disuguaglianza all’interno di una società, aumentandolo o diminuendolo. Inoltre, una progressività più elevata risulta in una distribuzione dei redditi più equa in generale;
  • Il secondo fattore principale che ha contribuito alla già crescente disuguaglianza nel XX secolo è stata la informatizzazione e l’innovazione tecnologica con la forza lavoro elettrico-meccanica che rimpiazzava quella umana. Con questo crescente cambiamento in tecnologia, è stato accompagnato negli Stati Uniti da un aumento della domanda di lavoratori capaci di utilizzare i computer o di operare le macchine elettroniche. Questo ha aumentato la domanda per lavoratori altamente specializzati e qualificati, aumentando il divario di salari tra lavoratori specializzati e quelli senza specializzazione.

Ryan Casilli

Previous articleUna forbice sempre più aperta aumenta il divario tra ricchi e poveri
Next articleLo stato come progresso