I ricordi che abbiamo compongono la nostra memoria, una delle cose più importanti che abbiamo. Dico che è molto importante perché serve a non ripetere gli errori e forma la nostra esperienza, che ci permette di fare le scelte giuste e in modo razionale. La memoria può avere conseguenze anche a livelli macroscopici talvolta globali: basta prendere in considerazioni i grandi disastri avvenuti nel passato come l’Olocausto. Se il ricordo di fenomeni come questi andassero completamente perduti, sarebbe possibile ricadere in simili errori.
I ricordi, però, sono per la maggior parte legati a cose minori e all’apparenza meno rilevanti, ma che lo stesso vanno a comporre la nostra memoria e quindi ciò che siamo. Essi sono legati sia al passato che al presente. Capire perché sono legati al passato è semplice: sono stati formati in momenti antecedenti ad adesso e quindi passati. Ma sono legati anche al presente! I ricordi infatti, ci ritornano alla mente ogni volta che ripetiamo azioni o proviamo sensazioni simili a quelle che ci hanno causato quel determinato ricordo. Ad esempio, se l’estate scorsa al mare avessi conosciuto una persona speciale, ritornando anche la prossima estate nelle stesse spiagge mi verrebbe automatico ripensare a quella persona. I ricordi quindi continuano a riaffiorare dal cosiddetto “sottosuolo” dove sono stipati, ma ogni volta che accade, essi assumono sfumature, sfaccettature e significati diversi a seconda del contesto nel quale emergono. Lo stesso ricordo quindi può sembrare molto diverso. E non solo: i ricordi vengono sempre arricchiti da nuove esperienze e emozioni che viviamo e proviamo (ricategorizzazione) e ciò fa sì che essi rimangano vividi e persistenti nella nostra memoria. Se così non fosse andrebbero pian piano perduti e soffocati nel “sottosuolo”. È infatti importante che i ricordi rimangano vivi e accesi perché, come ho già detto, sono una delle cose più importanti che abbiamo e contribuiscono a formare la nostra personalità e la nostra esperienza.
È altrettanto vero, però, che non si può vivere di soli ricordi e che bisogna concentrarsi sul proprio presente. Infatti, così come il negazionismo, ovvero, il rinnegamento dei ricordi, anche rimpiangere troppo il passato è sbagliato, perché non ci permette di vivere serenamente.
Michele Spazzini