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Egregio Dr. Dario Bressanini,
mi chiamo Giulia Senette e frequento il “Liceo scientifico E. Torricelli” a Bolzano. Tra i vari progetti
in corso nella nostra classe, c’è un percorso riguardante l’alimentazione. Questo argomento mi
ha sempre molto affascinata in quanto mi piacerebbe migliorare il mio modo di mangiare. Penso
infatti che l’alimentazione sia alla base della salute, e qualche dritta su cosa evitare e cosa no, è
sempre molto ultile.
Scorrendo tra i vari titoli delle conferenze in programma alla festa di scienza e filosofia di Foligno,
ho trovato il titolo della sua conferenza. Da subito mi ha molto incuriosita, ho deciso quindi di fare
alcune ricerche sul suo conto per sapere di cosa si occupa. Ho scoperto che lei, tra le altre cose,
è titolare della rubrica “Pentole e provette” sulla rivista “Le Scienze” dedicata all’esplorazione
scientifica del cibo. Ho cercato quindi questa rivista per leggere alcuni suoi scritti e sono rimasta
molto affascinata sopratutto da due suoi articoli : quello riguardante la quinoa (alimento che ho
inserito nella mia dieta da qualche mese ma di cui non sapevo le proprietá) e quello riguardante il
sale rosa. Ho trovato inoltre molto interessanti ed utili i suoi articoli in generale, in quanto
favoriscono la giusta l’informazione in questo ambito della scienza. È facile notare che purtroppo
più che alle veritá scientifiche, in questi tempi, si tende a seguire consigli sentiti su qualche social
o dicerie, trovo quindi i suoi articoli molto ultili.
Durate il progetto di classe ci è stata posta una domanda, che io vorrei porre a lei in quanto la sua
risposta potrebbe essere un ottimo spunto di riflessione in classe. La domanda è: esiste un
alimentazione “giusta”? Si può definire scientificamente una dieta che (basata ovviamente sulle
caratteristiche del singolo individuo) sia totalmente corretta e che non danneggi in nessun modo
l’individuo, anzi, vada a potenziarlo?
La ringrazio per l’attenzione e spero che lei possa rispondere a questa mia domanda.
Cordiali saluti,
Giulia Senette

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