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LETTERA AL RELATORE Prof.ssa Monia Nardone

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Salve prof.ssa Nardone , ho visto che durante la festa ci parlerà delle fake news e come queste si stanno diffondendo sempre di più e ad elevata velocità: credo concordi sul fatto che il circolare delle fake news è dovuto al livello di disinformazione della popolazione globale.
Molto spesso infatti non conoscendo l’argomento di cui stiamo parlando rischiamo di cadere preda di falsi miti e notizie errate ma a questo punto mi è sorto un dubbio: non è possibile che una persona sia informata riguardo ogni tipo di tematica (anche il più geniale dei fisici sicuramente non ha una grande conoscenza riguardo la danza classica …) rischiando quindi di trovarsi di fronte un tema che non conosce e assimilare notizie
non vere.
Esiste quindi un metodo generale secondo lei che può essere utilizzato da una persona per screditare o reputare vera una notizia non conoscendo nulla a riguardo di essa? Ci sono degli elementi particolari caratteristici di una fake news? Se la sua risposta alle precedenti domande è stata si allora le chiedo: se noi quindi decidessimo di creare uno “schema generale” per identificare una notizia falsa da una vera se noi utilizzassimo il ragionamento opposto e utilizzassimo gli elementi che fanno pensare che una notizia sia vera su una notizia in realtà falsa riusciremmo a ingannare anche qualcuno che rispetto a quell’ambito possiede una conoscenza non eccessivamente elevata?
Forse le sembreranno domande un po’ contorte ma la loro risposta potrebbe dare vita a un vero e proprio “sistema di riconoscimento di fake news” paragonabile a mia opinione a uno schema per riconoscere se un fungo sia velenoso o meno.
Spero che le mie domande siano state di suo gradimento, e che siano comprensibili.

Michelangelo Pierotti

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