Per fake news si intendono tutte quelle notizie che, pur non avendo alcun fondamento fattuale, circolano in Rete, sui social network o sui media tradizionali.
In particolare l’espressione fa riferimento a quelle notizie confezionate ad arte e secondo precisi canoni giornalistici ma che non si basano su fatti reali.
Molti sono i significati attribuiti a questo termine come per esempio notizie non verificate o provenienti da fonti incerte, news chiaramente false e fabbricate ad arte, satira, mock journalism (sul modello dell’italiano Lercio o dell’americano The Onion), errori giornalistici e molto altro ancora.
Tuttavia non tutti questi termini si possono considerare corretti. Per questo, per evitare confusione e per inquadrare meglio la questione, c’è chi suggerisce che sarebbe meglio utilizzare altre espressioni, come «disinformazione» o, meglio ancora, misinformazione, al posto dell’ormai abusata «fake news».
Riguardo alle fake news, sono state distinte sette diverse tipologie secondo le quali si presenta la notizia.
⦁ satira o parodia: di per sé non ha un valore negativo, anzi per molti sistemi giuridici tra cui quello italiano viene considerata come forma d’arte; non di rado succede però che venga manipolata a piacimento, specie per mettere in difficoltà avversari e contendenti politici;
⦁ contenuti fuorvianti: si tratta di informazioni travisate, con l’obiettivo di mettere in cattiva luce qualcuno o qualcosa;
⦁ contenuti falsi: sono notizie false al 100%, costruite per supportare o al contrario recare danno a un’idea, un personaggio, un movimento, una posizione;
⦁ contenuti ingannevoli: anche in questo caso si tratta di notizie false, attribuite però a fonti realmente esistenti e in genere molto credibili;
⦁ contenuti manipolati: sono notizie che, anche se hanno una base di verità, vengono manipolate.
⦁ contesto ingannevole: non solo il fatto in sé, spesso anche la scelta di una serie di elementi contestuali può risultare faziosa, indurre in errore il lettore e contribuire quindi a creare una fake news.
⦁ collegamento ingannevole: altrettanto ingannevoli possono risultare anche paratesti come le immagini, il richiamo ad altri articoli, ecc.
Dopo aver distinto le varie categorie di fake news, possiamo analizzare il perchè nella società moderna vengono messe in circolazione. Di solito i motivi più comuni sono: fare parodia; provocare; provare a esercitare una qualche influenza politica, guadagnarci e anche cercare di, fare fronte a un giornalismo povero.
Per quanto riguarda gli elementi che contribuiscono alla loro diffusione ne sono stati individuati diversi come ad esempio le stesse testate giornalistiche o in altri casi i gruppi sociali che cercano di influenzare l’opinione pubblica. Inoltre le fake news rappresentano anche un’ampia campagna di disinformazione, specialmente se in gioco ci sono temi di interesse e rilevanza pubblica come l’immigrazione, la salute, i costi della politica e altro ancora.
Sono anche gli stessi utenti dei media che svolgono un ruolo chiave nella diffusione delle bufale, proprio perchè la maggior parte di essi basano le loro deduzioni su pregiudizi, portando quindi ad una conclusione poco razionale e basata sull’ ignoranza. Un esempio sono proprio i giovanissimi che non avendo conoscenze sufficenti, non sono in grado di distinguere notizie vere e credibili da notizie false, mentre in altri casi, queste ultime vengono condivise consapevolmente.
Il fenomeno delle fake news ripropone la distinzione filosofica tra doxa (opinione) e alètheia (verità). Fin dall’ antichità infatti, i filosofi hanno sempre cercato di trovare una risposta razionale alle domande che essi si ponevano, proprio per confutare e dimostrare che le opinioni basate sul pregiudizio e prive di razionalità fossero sbagliate o poco precise.
È proprio questo, infatti, che caratterizza le fake news dei giorni nostri, ovvero quella mancanza di razionalità e assenza di verità che inoltre si va ad aggiungere alla scarsa conoscenza teorica da parte degli individui che le diffondono. Ma non sono solo queste persone a dover essere criticate, bensì anche quei destinatari che, ricevendo la notizia, si lasciano influenzare da opinioni false perchè non possiedono determinate conoscenze o non hanno quello spirito critico che consente loro di sviluppare un’opinione propria.
Quindi il modo migliore per combattere le fake news di questi tempi sarebbe quello di ampliare la propria cultura in ambiti sociali, politici e lavorativi e sopratutto avere un’opinione personale basata sempre sulla razionalità. Alcuni consigli utili per verificare le notizie in cui ci si imbatte ogni giorno sui social e più in generale sul web sarebbero ad esempio: controllare diverse fonti, prendere informazioni sugli autori delle notizie e, se serve, ricorrere all’aiuto di esperti in materia.