Con il termine inglese fake news si indicano articoli redatti con informazioni inventate, ingannevoli o distorte, resi pubblici con il deliberato intento di disinformare attraverso i mezzi di informazione.
Tradizionalmente a veicolare le fake news sono i grandi media, ovvero le televisioni e le più importanti testate giornalistiche.
La diffusione di ciò è stata grazie ai media, ma questo accadeva anche in passato tramite giornali o a voce come le “leggende metropolitane”.
Esistono vari modi di dare false informazioni:
-TITOLO DIFFERISCE DAL CONTENUTO (clickbait)
-CONTENUTO INVENTATO
-CONTENUTO VIENE SPACCIATO COME FONTI VERE
Per non cadere nelle fake news bisognerebbe consultare più fonti riguardanti quell’ argomento o se è possibile verificare ciò di persona.
Ad esempio ultimamente si sta parlando del coronavirus e dei supermercati svaligiati dalle persone in preda al panico. Sicuramente se noi avessimo la possibilità di verificare di persona ciò risulterebbe vero solamente in parte, molto probabilmente affianco a quello scaffale vuoto di pasta ce ne sarà un
altro pieno.
Ovviamente le persone che non hanno la possibilità di poter verificare l’informazione credono a quella notizia e questo crea disinformazione.
La disinformazione può essere molta pericolosa se finisce in mani sbagliate. Ad esempio un mese fa Trump ha diffuso su Fox notizie complottistiche e false, rilanciate poi sui social in un circolo vizioso che si autoalimenta in continuazione.
Le fake news hanno trovato nella globalizzazione del nostro tempo la cui caratteristica è la velocità delle informazioni e delle comunicazioni la possibilità di crescere a dismisura perché internet permette a tutti di scrivere qualsiasi cosa senza nessun controllo.
L’immigrazione fenomeno legato alla globalizzazione è vittima delle false notizie. Una di queste potrebbe essere quella che gli stranieri tolgono il lavoro agli italiani, ma i dati Caritas del 2002 dicono che gli stranieri in Italia rappresentano il 3% della forza lavoro. Comunque gli stranieri svolgono lavori che noi non siamo disposti più a fare.
Per fare un riferimento alla filosofia: le persone che credono a queste falsità credono ad una doxa ossia ad una opinione sbagliata; mentre chi crede alla’opinione giusta crede nella aletheia.