Ogni giorno sentiamo e leggiamo decine e decine di notizie
provenienti da tutto il mondo, alcune di esse possono essere
vere, mentre altre no.
Come si possono riconoscere queste “fake news”?
Il successo delle fake news è legato a vari fattori come
l’ignoranza e la superficialità dei lettori, la verosimiglianza con
la notizia vera oltre che al titolo, le foto e video connessi alla
notizia falsa.
È sempre l’ignoranza che porta a credere a tutto quello che si
legge ed è spiegato in modo pseudo-scientifico
Ci sono vari strumenti come Google Reverse Image Search ,
TinEye, RevEye o Yandex che permettono di caricare
un’immagine o via file o via URL e scovarla in tutti i siti che
l’hanno pubblicata.
Come si può capire se la foto di una rivolta, un’aggressione, un
un’incidente, ecc… ecc. siano riferiti alla notizia oppure sono
foto di scenari di altri tempi?
Si può rispondere con un esempio: è circolata non molto
tempo fa una foto che ritraeva dei ragazzi di colore che
distruggevano una gazzella dei Carabinieri, utilizzata per
lanciare messaggi di Xenofobi.
Si tratta invece di una foto tratta da un set cinematografico di
un film.
Allo stesso modo, esistono dei siti molto attivi e affidabili,
come Bufale.net e Butac.it o Attivissimo.net, che da anni
fanno fact checkinf smascherando tantissime bufale.
Scoprire la veridicità in un video
Anche per i video ci sono tanti strumenti online e offline, come
Amnesty International’s YouTibe Dataviewer e InVid browser
plugin.
E sia per le immagini che per i video ci sono strumenti per
l’estrazione e l’analisi degli Exif, ossia metadati contenuti
all’interno dei file, come anche strumenti per una veloce, ma
non esaustiva, analisi di possibili alterazioni come:
fotoforensics.com/ e 29a.ch/photo-forensics.
Smascherare i falsi sui social network
Per quanto riguarda i social, per capire se il Facebook ID ed altre
informazioni interessanti sulle attività di un profilo, ci sono
strumenti come: Graph.tips, StalkScan e WhoPostedWhat.com.
Chiaramente lo strumento principale è Google assieme ad altri
motori di ricerca come Bing o DuckDuckGo, per non parlare anche
di Wikipedia e di tutti i canali informativi ufficiali e certificati come
siti universitari.
In conclusione, ci sono tutti gli strumenti per verificare le notizie e
per non cadere nelle trappole create ad arte per fare click abitini
Internet contiene tutto, il bello ed il brutto dell’umanità, per questo dobbiamo sempre controllare le fonti, verificare tutto prima di abboccare all’amo come dei branzini rintontiti.
Già il fatto che una notizia o una conclusione pseudo-scientifica gira solo nei canali amatoriali o complottisti e non trova riscontro in nessuno sito ufficiale, verificato e controllato, è un campanello di allarme: quindi oltre che gli strumenti sopra elencati di ONSIT, ci vuole sempre e solo il buon senso.