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LA RIVOLUZIONE DELLA MENTE E DEL TEMPO

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La mente è il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive. (Enciclopedia Treccani) Un grande esempio di ciò è Steve Jobs che era una mente rivoluzionaria, un visionario, in grado di capire e intercettare il futuro. Una mente tremendamente aperta, in grado di notare ogni minimo particolare e curare ogni minimo dettaglio, un’ideologia che è stata trapiantata nel brand Apple.

“L’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate.” Steve Jobs.

Lui infatti è riuscito a diffondere le sue idee in modo tremendamente facile. Di lui non ricordiamo solo la tecnologia o un semplice telefono, ma un concetto che ha permesso lo sviluppo di tante altre tecnologie e di tante altre pratiche commerciali come il mobile marketing

Un’altra mente brillante fu Franco Basaglia uno dei più noti psichiatri moderni, le cui idee innovative sancirono la fine della vecchia concezione di psichiatria e, soprattutto, del vecchio concetto di cura psichiatrica. A Basaglia si deve la Legge 180, detta anche “Legge Basaglia”, che trasformò il vecchio ordinamento degli ospedali psichiatrici italiani, promuovendo un nuovo trattamento e cura dei disturbi mentali e, soprattutto, sostenendo il rispetto della persona umana. 

Infatti In poco tempo, Basaglia, riuscì a modificare i metodi di cura applicati in quel periodo. In primo luogo fece eliminare la terapia elettroconvulsivante e incoraggiò un nuovo tipo di approccio relazionale da stabilire tra malato e medico, o personale psichiatrico in generale. Quest’ultimo consisteva nel creare una relazione di maggiore vicinanza emotiva, più empatica, centrata sullo scambio umano, che fosse mediata dal dialogo e dal sostegno morale. Quindi, non una cura volta alla disumanizzazione dell’altro, ma interessarsi al paziente perché è una persona e non un malato pericoloso da nascondere agli occhi di tutti. 

Abbiamo fatto riferimento al tempo, ma cos’è esattamente? 

Il tempo è una successione di eventi costituiti dal verificarsi di un dato fenomeno che si ripete uguale a se stesso e che si può suddividere, misurare e distinguere in ogni sua frazione. (Enciclopedia Treccani) 

Stephen Hawking, astrofisico britannico, diceva che: “Gli eventi prima del Big Bang non sono semplicemente definiti, perché non c’è modo di misurare ciò che è successo. Dal momento che gli eventi prima del Big Bang non hanno conseguenze osservative, si può anche escluderli dalla teoria e dire che il tempo è iniziato al Big Bang”. 

Secondo Hawking, infatti, il tempo sarebbe iniziato proprio con il Big Bang perché la freccia del tempo, con la contrazione dell’universo che diverrebbe sempre più piccolo, si ridurrebbe a sua volta sempre di più, all’infinito, senza mai raggiungere un chiaro punto di partenza. Di tutto ciò egli parla nel suo saggio di divulgazione scientifica pubblicato nel 2005 dal titolo “la Grande storia del tempo”.

In questo periodo di covid, abbiamo visto come l’uomo sia cambiato nel suo approccio al tempo, così come siano cambiate le  abitudini e il suo approccio mentale verso la realtà.

L’uomo si è dovuto adattare alla situazione pandemica che nel 2020 lo ha travolto. Dopo due anni di pandemia, in cui il tempo scorreva, l’uomo con grande intelligenza, ma anche con un pizzico di tristezza, ha dovuto abbandonare per un po’ le sue abitudini per il bene di tutti, come lo stare con gli altri. Concludiamo con una frase di Aristotele che diceva che: “L’uomo è un animale sociale. Perciò gli uomini desiderano vivere insieme agli altri, anche quando non hanno bisogno di aiuto reciproco.”

Elsa Pupa, Erica Bevilacqua IV B° Scienze umane, Liceo Sesto Properzio

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