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Infinito

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Per infinito si intende tutto ciò che non ha limite in estensione, quantità, durata. Le sensazioni provate dall’uomo di fronte all’infinito sono state prese in considerazione in molti campi, tra cui quello artistico, letterario e filosofico. In campo artistico un esempio è Caspar David Friedrich, il massimo esponente dell’arte tedesca romantica, che nelle sue opere esprime il desiderio d’infinito e la riflessione sulla vita, attraverso la realizzazione di paesaggi surreali, aspri e desolati, nei quali l’artista cerca di descrivere la propria interiorità, solitaria e malinconica. Le grandi tematiche romantiche della natura e del sublime trovano uno dei loro punti più alti di espressione nel Viandante sul mare di nebbia, un olio su tela che Friedrich realizza a Dresda fra il 1817 e il 1818. Il dipinto rappresenta un uomo di spalle che, in piedi sopra uno spuntone roccioso, guarda solitario lo straordinario spettacolo di un paesaggio alpino all’alba, con le cime dei monti che iniziano a emergere fra le nebbie. La sensazione che l’artista vuole trasmettere è quella dell’infinita grandezza della natura, dove l’uomo altro non è che un temporaneo «viandante». La contrapposizione cruda delle luci contribuisce a quel senso di stupore e di grandiosità sospesa che meglio esprime la poetica del sublime. Queste tematiche sono affrontate in campo letterario da molti autori del Romanticismo (come Leopardi), ed è un complesso e articolato movimento storico-culturale che ha il suo epicentro nella Germania di fine ‘700, inizio ‘800. A caratterizzare il sentire romantico sono l’insofferenza per i limiti del finito e l’aspirazione all’assoluto (resa col termine tedesco Sensucht, “aspirazione, anelito”, si intende quel  piacere che deriva dalla categoria estetica “sublime”, ovvero quel piacere che deriva dalla contemplazione di uno spettacolo -soprattutto naturale- grandioso e pauroso al tempo stesso (tensione verso l’immenso, l’infinito). Gli intellettuali romantici sono animati da forti passioni e mossi dal desiderio di libertà e di infinito; e rivalutano l’importanza del sentimento e della dimensione irrazionale nella vita. Contemporaneamente al Romanticismo, nasce una corrente di pensiero, circoscritta prettamente al campo filosofico, ovvero l’Idealismo, iniziata dal filosofo tedesco Fichte. Anche qui si predilige la dimensione ideale e spirituale della realtà, intesa come la manifestazione di un principio spirituale infinito, dove “tutto è spirito”, interpretato come una ragione infinita e assoluta (fuori del quale nulla esiste); diversa dalla ragione “limitata” di cui parlano gli illuministi e Kant. Fichte infatti parla di un Io libero, privo di limiti, in quanto tutto esiste nell’Io e per l’Io.

Autori: Grazia Di Loreto, Ilaria Di Vincenzo – 4º ASU Liceo Marconi, Pescara

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