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LETTERA AD ANTONIO GUTERRES

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Egregio segretario delle Nazioni Unite,

siamo due alunni del “Liceo Scientifico G.Mazzatinti” di Gubbio e le scriviamo questa lettera per discutere dei problemi ambientali causati dalle attuali guerre.

Negli ultimi anni nel mondo sono scoppiate numerose guerre che hanno distrutto interi ecosistemi e popolazioni. Due delle guerre più rilevanti dell’ultimo periodo sono quella in Ucraina e quella che coinvolge le forze di Hamas contrapposte a quelle israeliane: la prima è scoppiata nel Febbraio del 2022 quando le forze russe hanno invaso l’Ucraina, distruggendo con i loro bombardamenti intere città portando la maggior parte della popolazione a cercare rifugio nei paesi europei e gli animali a fuggire dai loro habitat naturali ormai distrutti.

Il danno che ha causato più problemi ambientali è stato quello alle risorse idriche con la demolizione della centrale idroelettrica di Kakhovka che ha portato alla perdita di 18 milioni di metri cubi d’acqua causando un drastico calo della riserva che serve a raffreddare la centrale nucleare di Zaporizhia con al momento un livello di 13,6 metri d’acqua contro i 16 necessari. Si rischia un incidente simile a quello di Fukushima che, in base alla direzione dei venti, potrebbe coinvolgere anche l’Europa. Sempre vicino a questa centrale è presente il National Science Center del Kharkiv Institute of Physics and Technology, dotato di un  piccolo reattore costruito per scopi scientifici e bombardato regolarmente con azioni mirate. Al momento è impossibile da riparare.

Anche l’ecosistema marino risente del conflitto: il carburante delle navi affondate viene sversato in acqua e sono stati segnalati più di mille casi di delfini morti nel mar Nero, non solo nei pressi delle coste ucraine, ma anche in quelle delle regioni confinanti. Sulla base delle statistiche che abbiamo a disposizione, i decessi aumentano in corrispondenza dei lanci dei missili russi.

La seconda guerra è scoppiata nell’ottobre del 2023 in seguito al rapimento di 40 ostaggi da parte di Hamas, portando a una repentina risposta di Israele con l’invasione del territorio e a bombardamenti a edifici pubblici e non, causando la morte di migliaia di vite innocenti puntando alla resa dell’avversario e alla liberazione degli ostaggi.

Le cose purtroppo non sono andate così, anzi sono peggiorate, Israele ha deciso di chiudere i rubinetti dell’acqua e staccare gli impianti elettrici, arrecando una grave crisi umanitaria che tuttora persiste.

Con questa lettera volevamo farle comprendere il disagio e le preoccupazioni che proviamo, in quanto le conseguenze ambientali e politiche di queste guerre possono influire sulle nostre vite e sul nostro futuro, come il grande sbalzo termico dovuto dalle pesanti emissioni di CO2 nell’atmosfera in parte dovuta anche alle attuali guerre, che provoca lo squilibrio delle stagioni, oppure la distruzione di numerosi ecosistemi e l’estinzione di moltissime specie animali.

Per concludere vorremmo chiederle di cercare attraverso l’organo delle Nazioni Unite di fare da mediatore per tentare di raggiungere una situazione di pace.

Grazie per il tempo che ci ha dedicato.

Autori: CARLOALBERTO COLAIACOVO, GRASSINI ELISA – 4 liceo scientifico G.Mazzatinti (Gubbio) 

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