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La memoria e i ricordi

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I ricordi e la memoria sono cose date da noi per scontate, cosa tutt’altro che giusta.La memoria è la capacità del nostro cervello di conservare informazioni e ricordi e di rievocarli nel momento del bisogno. Quante volte ci è capitato di passeggiare per strada, vedere un luogo a noi familiare e rievocare ricordi passati riguardanti momenti trascorsi in quel luogo?

Fin da piccoli, tutto ciò che facciamo quotidianamente, è dovuto alla nostra memoria: scrivere, leggere, ma anche le cose più banali, come camminare. La nostra memoria è da sempre allenata a mantenerci “vivi”, a farci fare tutto quello che facciamo o a farci ricordare tutto quello che ricordiamo. A scuola ci allenano sempre, sin da bambini, a sviluppare i nostri cervelli a ricordare, anche con le cose più banali e apparentemente inutili, come ad esempio le tabelline.Risulta difficile pensare di vivere senza la possibilità di ricordare con facilità persino i momenti riguardanti le nostre vite, ma purtroppo esistono persone alle quali ciò non è permesso a causa di alcune malattie che colpiscono la parte del loro cervello legata ai ricordi, tra queste ricordiamo l’Alzheimer. Le persone affette da questa malattia, la maggior parte delle volte, fanno fatica anche solo a riconoscere i volti dei propri familiari.Se pensate che sia doloroso vivere con l’Alzheimer, pensate a quanto può essere doloroso vivere vicino a qualcuno affetto da questo morbo, basti pensare al non poter essere riconosciuti dalla propria madre o dal proprio padre, all’essere l’unico membro della tua famiglia ad avere ricordi della tua infanzia.

La malattia ha un decorso lento diviso in quattro fasi, ovviamente una più grave dell’altra. Durante la prima fase i sintomi sono spesso attribuiti all’invecchiamento (problemi di attenzione, incapacità di acquisire nuove informazioni, ecc.). Durante la seconda fase i sintomi peggiorano portando alla diagnosi definitiva e ai primi notevoli problemi linguistici e legati al movimento. Durante la terza fase diventa compromessa anche la memoria a lungo termine che prima era intatta, i pazienti non riconoscono più i parenti stretti. Nell’ultima fase, nonché la più grave, i pazienti sono per la maggior parte costretti a letto.

Risulta notevole l’importanza che hanno i ricordi e la memoria in generale nella nostra vita, anche in momenti quotidiani come quello di andare a fare la spesa, o di andare a scuola; se non fosse per la memoria, che il nostro cervello mantiene sempre attiva, non avremmo la più pallida idea di dove andare o che cosa fare in ogni momento della nostra vita.

Chiara Chiocci

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