A volte questi comportamenti sono dovuti alle cosidette fake-news, che tradotto indica le notizie false che girano su internet e le quali non essendo verificate da nessuno vengono condivise come in una reazione a catena, facendo credere alle persone cose non vere.
Spesso, per cascare in questa catena basta poco: o semplicemente perché apriamo links inviati da persone delle quali ci fidiamo, o una delle cause è anche la fretta che ci porta a leggere semplicemente il titolo senza cliccarci per poi condividerlo in modo incosciente.
Non solo gli articoli possono essere considerati falsi, ma anche video o foto, per esempio se capita un incidente, delle volte le immagini non rappresentano la realtà di quell’accaduto, ma vengono riprese da altri siti oppure possono essere anche modificate per peggiorare o migliorare la situazione. E quest’ultimo metodo oggi purtroppo è molto diffuso in particolare sui social dove le persone modificano o si nascondono dietro a false foto profilo.
Ma come si fa a riconoscere una fake news?
Grazie allo sviluppo della tecnologia negli anni, ad oggi per scoprire se le notizie sono vere o false basta farsi aiutare da un acronimo, cioè OSINT (Open Source INTelligence), che rappresenta tutte le tecniche e gli strumenti che possono servire ad un’investigazione su fonti aperte, ovvero pubbliche. Usare queste tecniche però richiede tempo e anche la volontà di conoscere veramente i fatti, quindi ammettere di non sapere per poi aggiungere la vera notizia alle nostre conoscenze.
Però quando non possediamo i mezzi per comprendere la verità bisogna affidarci agli esperti della materia, in entrambi i casi prima di tutto bisogna sempre avere un buon senso capendo anche che sito o blog stiamo consultando e vedere se sia uno studio ufficiale, verificato e controllato. Da quanto esistono le fake news? Una delle prime vere fake news della storia è chiamata The Great Moon Hoax, letteralmente “la grande burla della Luna”, nome con il quale si identificano una serie di articoli del New York Sun che dal 25 al 31 agosto del 1835 pubblicò in prima pagina le scoperte che Sir John Herschel aveva effettuato grazie al suo nuovo telescopio, divulgando anche alcune immagini, ovviamente immaginarie, che raffiguravano la vita sulla Luna.
Questa serie di articoli vendette migliaia di copie, facendo così credere alle persone l’esistenza di creature alate e paesaggi lunari descritti sul giornale. Insomma già prima dell’era dei social network si poteva cadere in una notizia falsa, ma, fortunatamente, nonostante questo sono sempre state smentite.