Matematica?
La matematica è la chiave con cui oggi si interpreta il mondo, la socetà non ce lo fa notare, ma la matematica pervade le nostre giornate.
Quanto si impiega a fare una telefonata? È una delle azioni più semplici che compiamo in una giornata, eppure il nostro telefono cellulare senza che noi ce ne rendiamo nemmeno conto, tramite principi matematici, trasforma onde acustiche in variazioni di tensione digitali, che vengono poi convertite tramite una Trasformata di Fourier in onde ondulatorie elettromagnetiche ad alta o bassa frequenza e questo tutto in frazioni di secondo. È ormai banale cucinare un piatto di pasta, o uscire in macchina o in motorino, tuttavia anche in questi casi si nascondono dei lunghi processi di trasformazioni di energia, tutti quantificabili in termini matematici, tutti descrivibili con la propria equazione.
Ogni cosa cela una Funzione dietro l’apparenza; la persona comune non si pone neanche il problema di provare a capire, mentre il curioso studia le leggi che governano il mondo lo stolto prende tutto ciò che gli si trova intorno superficialmente, senza conoscerne minimamente il funzionamento.
La matematica è un utile strumento – ci dice Bruno D’Amore – per interpretare la quasi totalità dei fenomeni naturali e molte manifestazioni culturali, permette di unire in un’unica equazione –che lui chiama “La Superformula” – tutte le forme della natura, non solo quelle esistenti, ma anche quelle potenziali.
Anche nell’ambito storico-artistico la matematica ricopre un ruolo fondamentale nella realizzazione di qualsiasi opera d’arte: è ormai chiaro che moltissimi autori dell’ 800,900, ma anche postmoderni in particolare, avevano un bagaglio culturale che comprendeva un’ approfondita conoscenza della matematica.
Oggi purtroppo la maggior parte della popolazione italiana presenta una scarsissima conoscenza, unita ad una notevole sfiducia, nei confronti di questa basilare scienza che viene ritenuta incomprensibile dagli adulti e inutile dai ragazzi.
Da gli ultimi dati che ho ottenuto chiedendo ai ragazzi di età compresa tra 16 e 19 anni di dare un voto da 1 a 5 all’importanza dello studio della matematica, sono giunto inaspettatamente a risultati rassicuranti, che hanno evidenziato una maggioranza di 4 e 5. Queste statistiche mi portano a sperare in una generazione sensibilizzata all’importanza della matematica, una generazione con i presupposti per non confondersi tra gli adulti di ieri che ritenevano questa materia inadatta a gran parte della popolazione ma bensì diventare Adulti di domani, consapevoli della presenza della matematica in ogni nostra azione e circostanza.