Sorprendente, ma anche fortunata, la scoperta, o meglio, la rilevazione delle onde gravitazionali, avvenuta il 14 Settembre 2015. La loro esistenza era stata prevista già 101 anni fa da Einstein. Nel 1915 infatti, l’idea che si aveva di gravità era cambiata rispetto al modello proposto inizialmente da Newton. La gravità venne per la prima volta considerata come una forza che incurvava lo spazio-tempo in presenza di materia. Allora si iniziò a ipotizzare l’esistenza di onde generate dal movimento della materia, al passaggio delle quali la geometria dello spazio si sarebbe deformata.
Vennero inizialmente proposti molti modelli di rivelatori per riuscire a captare queste onde, ma nessuno riuscì mai a rilevarle con precisione, visto che la lunghezza delle onde gravitazionali è inferiore alle dimensioni di un protone.
Alla fine, dopo circa un secolo di esperimenti, è stato creato il rilevatore LIGO che si trova negli Stati Uniti e che, pochi giorni dopo essere stato acceso, ha captato il segnale dello scontro fra due buchi neri. Un segnale forte e chiaro, che prima, per la sua incedibile nitidezza, è stato creduto un falso segnale di prova, ma alla fine è stato riconosciuto come autentico. La notizia ha generato molto scalpore, già prima di venire ufficialmente annunciata l’11 Febbraio 2016.
Si è diffusa subito e l’informazione non si è preoccupata troppo di aspettare l’annuncio ufficiale della scoperta, ritenendo sicuramente questa notizia un grosso scoop. Mille e più persone coinvolte in questa faccenda hanno ricevuto l’ordine di non dire nulla fino a quando questa scoperta non fosse stata confermata. Ma, per così tante persone, tenere completamente segreta una notizia così eccitante, è risultato praticamente impossibile. Molti indizi hanno fatto intendere che era accaduto qualcosa di grosso. Qualcosa di talmente importante che c’è stata la volontà, da parte delle persone coinvolte, di non rivelare una notizia che sembrava troppo bella per essere vera.
Ma la gioia e la soddisfazione provati per una scoperta, si sa, hanno sempre la meglio sulla buona volontà di non dirne nulla. L’importanza di questa notizia si comprende anche dalla voglia di queste persone di dirlo a tutti. La scoperta delle onde gravitazionali infatti, ci permetterà di vedere lo spazio da tutta un’altra prospettiva, consentendoci di percepire la cosiddetta “musica dell’Universo” e di ricavarne importanti informazioni. A breve poi si potrebbe riuscire a percepire l’eco del Big Bang, avvenuto miliardi di anni fa e che ci consentirebbe di ottenere preziosissime informazioni sulla creazione della Terra. Una scoperta senza dubbio sensazionale e che darà nuovi stimoli alla ricerca, porterà alla creazione di nuove teorie, e ci farà conoscere sempre di più il nostro universo.