Ormai è noto a tutto il mondo che le fonti di energia non rinnovabili, cioè quelle che derivano dai fossili, stanno causando danni molto grandi al nostro pianeta, danni che non potrà sopportare per sempre.
I danni principali che l’ambiente subisce sono causati dal fatto che le fonti di energia fossili per produrre energia devono essere bruciate, e durante la combustione rilasciano sostanze nocive e tossiche per l’uomo e per l’ambiente.
L’inquinamento da combustibili fossili è iniziato dal momento del loro massiccio e continuo utilizzo e cioè dalla fine del 1700 inizio 1800, periodo che in Europa ed in America del Nord coincide con l’inizio della Rivoluzione Industriale.
I vantaggi di questa particolare fonte di energia sono diversi:
• Forniscono una consistente quantità di energia;
• Sono facilmente trasportabili;
• Erano in origine molto abbondanti e come tali avevano un costo relativamente basso.
Il problema però è che sono fortemente inquinanti, e questo inquinamento colpisce tutto il nostro pianeta, dalla terra ai mari, fino all’aria.
L’inquinamento dell’aria, o inquinamento atmosferico, è diretta conseguenza della combustione dei prodotti fossili per la produzione di calore ed energia.
L’inquinamento delle acque avviene fondamentalmente per versamento in mare di petrolio e derivati che può essere accidentale o sistematico.
Accidentale se causato da gravi incidenti alle piattaforme petrolifere che sono posizionate al largo delle coste o alle petroliere che trasportano il greggio.
Sistematico è quello che negli anni si è rivelato più consistente causato dal lavaggio delle navi petroliere o dagli sversamenti di raffinerie o perdite di piattaforme.
L’inquinamento terrestre invece è causato principalmente dalla fuoriuscita di greggio sul terreno o ricaduta di particolato di combustione.
Ci sono tre principali motivi per cui il mondo sta piano piano decidendo di cambiare e passare ad utilizzare fonti di energia rinnovabili: il primo riguarda l’aumento dei prezzi delle fonti energetiche tradizionali, il secondo riguarda le riserve di idrocarburi che, soprattutto in Europa, si sono fortemente ridotte. Terzo motivo risiede nel Protocollo di Kyoto che mira a combattere l’effetto serra.
Le energie rinnovabili hanno dei difetti, per esempio quello del costo, tuttavia con l’avanzare della tecnologia si sta tentando di rendere le energie rinnovabili disponibili a tutti.
D’altra parte però queste energie hanno innumerevoli vantaggi, primo su tutti non sono assolutamente inquinanti, e quindi possono essere sfruttate senza alcuna conseguenza negativa.
Altro vantaggio rispetto ai combustibili fossili è il fatto che sono illimitate e soprattutto si trovano in tutte le zone del mondo: i due terzi del petrolio che consumiamo oggi viene dai Paesi della penisola arabica, e quindi sono questi Paesi che hanno il pieno controllo su quest’energia e sul suo prezzo.
In conclusione si può affermare che le energie rinnovabili sono il futuro, perché sono nettamente più convenienti rispetto ai combustibili fossili sotto ogni punto di vista.
Il problema è che lo sviluppo di questa energia pulita è bloccato da tutti quei Paesi che esportano petrolio, carbone e gas, che andrebbero a ridurre drasticamente il loro guadagno.
L’energia rinnovabile tuttavia è sicuramente il futuro e, piano piano, riuscirà a prendere il sopravvento su quella non rinnovabile, e a quel punto finalmente il nostro pianeta, e noi con lui, riuscirà a vivere meglio a causa della diminuzione dell’inquinamento.