Uno dei più grandi problemi che affligge il nostro pianeta è proprio il riscaldamento globale. Quest’ultimo è in parte generato dalle emissioni sempre maggiori dei gas serra nell’atmosfera ; ovvero gas che riescono a trattenere la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre, dall’atmosfera e dalle nuvole, nonostante siano trasparenti alla radiazione solare in entrata sulla Terra. L’interferenza dei gas serra alla dissipazione della radiazione infrarossa terrestre comporta l’accumulo di energia termica e, quindi, l’innalzamento della temperatura superficiale. E’ questo un effetto naturale dovuto ai gas presenti nell’atmosfera che ha permesso la vita sulla terra. Oggi a causa dell’uomo la loro presenza e gli effetti conseguenti stanno aumentando più rapidamente del normale. Il veloce riscaldamento globale così provocherà gravissime conseguenze come, ad esempio, l’aumento delle ondate di calore durante i periodi di siccità, l’innalzamento del livello del mare, l’aumento dell’intensità e del numero delle tempeste e degli uragani. Tutto ciò avrà effetto sull’intera umanità e nonostante gli esperti avvertono che ciò è collegato alle attività dell’uomo i governanti sembrano prendere tutto questo alla leggera non comprendendo la gravità della situazione.
Per risolvere questo grande problema sarebbe importante cominciare a sfruttare maggiormente le fonti di energia rinnovabili, ad esempio l’energia idroelettrica che è l’energia prodotta dall’acqua e contiene una grande quantità di energia naturale che può essere convertita in elettricità senza alcuna emissione di gas serra. L’idroelettrica è la prima fonte rinnovabile a livello mondiale, inoltre un sistema idroelettrico, a differenza di quello eolico o solare, può essere sfruttato per tutto il giorno dato che è basato su una fonte d’acqua che scorre continuamente. Tuttavia un problema da non sottovalutare legato a questa fonte energetica riguarda le grandi dighe che oltre ad avere un impatto ambientale negativo, non tengono conto delle necessità idriche delle comunità di agricoltori. Quindi appare opportuno costruire sistemi idroelettrici su piccola scala per limitare l’impatto sull’ambiente.
Un’altra fonte primaria rinnovabile è l’energia geotermica che deriva dal calore proveniente dal centro della Terra. Ogni cento metri di profondità la temperatura delle rocce cresce, in media, di 3° C., con la generazione di questa energia attraverso le acque di risalita si ottiene un’energia priva di emissioni inquinanti e di gas serra, tuttavia in molti Paesi è ancora poco utilizzata. Altre forme di energia rinnovabili sono quella delle biomasse e quella eolica.
Tuttavia aldilà delle fonti di energia primarie (quelle presenti in natura), esistono anche fonti di energia secondarie potenzialmente utili allo sviluppo umano nel rispetto dell’ambiente. Tra queste ottenute in seguito ad una trasformazione mi sembra interessante l’idrogeno che non si trova allo stato puro in natura, ma è legato ad altri atomi; ovvero come composto. Generalmente i composti contenenti l’idrogeno sono l’acqua, il carbone e il gas naturale; durante la combustione l’idrogeno si lega con l’ossigeno e libera energia producendo come risultato l’acqua, essendo quest’ultima un composto stabile se si vogliono estrarre i suoi componenti è necessario fornire energia, quindi estraendo l’idrogeno dall’acqua, la quantità di energia da fornire è maggiore rispetto a quella che l’idrogeno ottenuto può fornirci. Se si estrae l’idrogeno da una fonte di energia primaria si necessita ugualmente di energia ma poiché questa fonte è già presente in natura il bilancio energetico finale è positivo.
L’idrogeno può essere estratto anche a partire dal gas naturale, ma per svolgere queste reazioni è necessario calore che si ottiene bruciando una parte del gas naturale e si rilascia quindi anidride carbonica, inquinando. Un altro metodo per l’estrazione dell’idrogeno è tramite bioreattori, infatti è stato scoperto che privando alcuni tipi di alghe dallo zolfo queste cominciano a produrre idrogeno invece di ossigeno; la ricerca sta cercando di risolvere gli svariati problemi legati a questo tipo di produzione e si stanno facendo dei passi avanti.
L’idrogeno attualmente non può competere con le fonti di energia che utilizziamo, tuttavia se la ricerca lavorerà al suo sviluppo in futuro potrebbe diventare un’ottima alternativa a queste ultime; si tratta di risolvere soprattutto i problemi legati anche al trasporto e al rendimento.
Ritengo che i governi e anche i giovani debbano iniziare a pensare di più al futuro perché il nostro pianeta ci sta chiedendo aiuto dato che lo stiamo distruggendo. Riesco a comprendere che nel XXI secolo tutto ruoti intorno al denaro ma ritengo che nessun’altra cosa abbia più valore della nostra vita, vita strettamente collegata al destino dell’ambiente. Se non reagiamo la Terra morirà e noi con lei.