Il problema della ricerca di risorse energetiche rinnovabili diventa ogni anno sempre più evidente e pressante, e la salvaguardia del nostro pianetà dovrebbe essere (ed effettivamente è) uno degli obiettivi fondamentali che l’uomo deve raggiungere, in un’epoca di grande comodità ma anche di strabordante inquinamento come questa. Le associazioni come Greenpeace, che provano a sensibilizzare la popolazione, compiono un lavoro di grande utilità a livello mondiale, ma ancora i passi da fare per poter godere al 100% di energia proveniente da risorse totalmente rinnovabili sono molti. Probabilmente i fattori che impediscono un cambiamento totale di questo tipo sono provenienti da uno scetticismo generale che pervade un po’ tutte le persone e una grande disinformazione. Di certo “l’attaccamento” ai cari e vecchi petrolio e gas è sicuramente una causa poichè, ormai, da cent’anni a questa parte sono stati la più utilizzata fonte di energia e quindi non è sicuramente così semplice abbandonare tali elementi, che hanno monopolizzato in maniera così forte il mercato energetico. Oltre a questo si aggiunge il fatto che l’opinione generale ritenga che le fonti di energia rinnovabili siano meno efficienti rispetto a quelle non rinnovabili, affermazione in parte sbagliata. Per il resto, effettivamente c’è anche la necessità di agevolazioni economiche e di fondi utili a supportare chi ha intenzione di investire sul rinnovabile, e anche qui ci si trova qualche passo indietro rispetto a come si dovrebbe stare. Poi interviene anche il lato estetico, poichè alcuni ritengono che pale eoliche, pannelli solari e fotovoltaici “rovinino” il panorama paesaggistico di varie zone nelle quali ci sarebbe la possibilità di sfruttare risorse rinnovabili. Ci sono esempi pratici, come quelli citati nel video, che dimostrano quanto le fonti rinnovabili funzionano e soprattutto di quanto riducono le emissioni di gas inquinanti, ed eppure non bastano per poter sensibilizzare tante più persone a investire sul rinnovabile, sebbene ce ne siano comunque molte. Non bastano neanche le centinaia di documentari e servizi giornalistici che parlano continuamente di come la Terra si stia deteriorando a causa del petrolio e dei gas naturali che inquinano l’aria e portano problemi alle stesse persone che sono scettiche riguardo le fonti non rinnovabili. La maggior parte della gente però, non è nè scettica e nè a favore, ma è semplicemente inattiva e disinformata riguardo a questo argomento. L’obiettivo sarebbe quello di attirare l’attenzione di questa grande massa di persone su questo argomento e renderle utili a una causa che riguarda tutti noi. Stesso discorso si può fare per le nuove generazioni, che sono quelle che hanno per prime il compito di salvare il pianeta, ricevendolo in eredità dalle vecchie generazioni in condizioni sin troppo malandate. Il sentimento generale dei giovani d’oggi è di puro egoismo, poichè non progredire sotto questo punto di vista significherebbe lasciare un pianeta in condizioni ancora più gravi alle loro future generazioni, rendendo quindi improbabile un miglioramento ecologico della Terra. Dato che non è più possibile rimandare, per poter far rendere conto ai giovani che la situazione in cui ci si trova è molto critica, non servono i documentari e servizi giornalistici, i quali vengono categoricamente evitati dai ragazzi, ma c’è bisogno dei nuovi mezzi di comunicazione, come i social, che possono divulgare gli effetti a cui l’utilizzo di risorse non rinnovabili porta. Al momento ancora pochi giovani si muovono per sostenere questa causa, e pochi di più sono effettivamente informati su di essa. Quello che si deve capire è che il progresso scientifico e tecnologico non può basarsi su fonti di energia non rinnovabili, perchè fra troppo poco tempo finiranno, e soprattutto rendono invivibile il pianeta dove si deve per forza stare. Solo con questo cambiamento, che è sempre più necessario ogni giorno che passa , si può progredire e svilupparsi con la maggior serenità possibile.