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La scienza attraverso la tecnologia

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Lo sviluppo della tecnologia è visto come una vera e propria rivoluzione, infatti, dagli inizi degli anni 90′ con i suoi pro e i suoi contro ha radicalmente modificato il modo di vivere delle persone. Il progresso e la divulgazione della tecnologia è dovuto, soprattutto, all’invenzione di Internet, una rete globale di telecomunicazione alla quale hanno accesso i dispositivi di tutto il mondo che da modo a tutti gli utenti di avere a disposizione milioni di pagine web con una vastissima quantità e varietà di contenuti. Internet è, quindi, il mezzo più veloce per far circolare qualsiasi tipo di informazione in modo istantaneo. Oggi le possibilità e i vantaggi che ci offre sono molteplici. Possiamo pertanto dire che la tecnologia e l’informatica sono parte integrale di tutti noi.
La tecnologia è nata anche grazie a sperimentazioni che talvolta sono state di carattere scientifico.
Per scienza s’intende il sistema di conoscenze acquisite attraverso ricerche e lo studio di un determinato fenomeno. È grazie alla scienza, infatti, che oggi abbiamo raggiunto consapevolezze e abbiamo dato risposta e spiegazione alle domande alla quale non si sapeva rispondere in passato. Questa materia è in continua evoluzione, l’uomo è da sempre interessato a scoprire, ad ampliare le proprie conoscenze ed a migliorare e semplificare la propria vita. Purtroppo, nel passato però ci sono stati macigni, come ad esempio la Chiesa, che ha ostacolato la divulgazione di questi studi, tuttavia negli anni sono stati raggiunti ottimi risultati di ricerca che sono stati fatti conoscere al pubblico tramite delle figure chiamate “divulgatori scientifici” che hanno il compito di far comprendere l’importanza della scienza nella società, assistendo a conferenze, e ascoltando relazioni di scientifici, infatti, si può venire a conoscenza di tutte le scoperte raggiunte negli svariati campi.
Come ho spiegato prima, il mezzo più veloce per far circolare informazioni è Internet, e perché non usare il web per far arrivare anche queste informazioni? Perché non pubblicizzare la scienza, e soprattutto anche manifestazioni che hanno come scopo quello di recare interesse e creare un contatto tra presone e scienza come quella della scienza e filosofia che ogni anno si tiene a Foligno?
Sono una studentessa e a mio parere sarebbe bello poter sentir parlare ancora di più di questa manifestazione che si svolge proprio nella mia città attraverso pagine youtube o web che attirerebbero in modo particolare l’attenzione dei giovani alla scienza e alla filosofia, sarebbe interessante addirittura poter partecipare a una conferenza in tempo reale, ovvero inserendo un servizio di teleconferenze che permetterebbe a persone o studenti interessati di collegarsi, assistere e interagire alla presentazione, altrimenti la si potrebbe semplicemente registrare e pubblicare nel canale Youtube della manifestazione per poterla riascoltare utilizzando il proprio computer. E’ il primo anno che partecipo ad Ambasciatori e non mi rendo conto di come in passato si siano svolti questi eventi, ma ritengo opportuno che in un era come questa vengano apportati cambiamenti e innovazioni nella pubblicizzazione e nello svolgimento delle conferenze che si terranno dal 27 al 30 Aprile. Gli incontri con i vari scientifici o filosofi potrebbero avere uno svolgimento che risulterebbe più interessante soprattutto ai giovani se fossero svolti in maniera più “tecnologica”, tutte le conferenze dovrebbero essere accompagnate per esempio da presentazioni in PowerPoint, da video o immagini che faciliterebbero l’apprendimento di temi che agli occhi di semplici studenti potrebbero sembrare complicati e non interessanti. Un’altra idea è anche quella di comunicare con mail o direttamente tramite social network l’imminenza di questi incontri, questo amplierebbe appunto gli spettatori, poiché i giovani sono costantemente connessi ai social. Inoltre, ho notato che i conferenti sono in gran parte italiani, in un mondo in cui non si fa altro che parlare di globalizzazione, sarebbe interessante capire se scienziati e filosofi di altri paesi conducono i loro studi in modo diverso dagli Italiani.

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