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Emozioni e ricordi

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La memoria può essere paragonata ad un enorme magazzino all’interno del quale è possibile conservare tracce della propria esperienza passata, cui attingere per riuscire ad affrontare situazioni di vita presente e futura. Questo archivio non ha delle caratteristiche statiche e passive ma può essere definito come un costruttore attivo di rappresentazioni sul mondo.

Certamente non esiste un solo tipo ti memoria, ma molti tipi di memoria, divisi per ambiti e specializzazioni, anche se naturalmente intrecciati tra loro.                                            Le emozioni incidono in maniera significativa sul ricordo ed hanno due differenti modi per farlo. Il primo si basa sull’attenzione, infatti si tende a prestare una maggiore attenzione agli stimoli che ci suscitano più interesse emotivamente così da farci avere un miglior ricordo che permanga nel tempo. Le emozioni agiscono solo sugli aspetti centrali di un evento mentre quelli periferici tende a perderli.

Il secondo modo attraverso cui l’emozione può influenzare un ricordo è costituito dagli effetti di congruenza e stato-dipendenza. L’effetto di stato-dipendenza si basa sull’accoppiamento dell’emozione al momento dell’apprendimento e al momento del recupero. L’effetto di congruenza, invece, si basa sulla corrispondenza tra la valenza affettiva dello stimolo e dello stato affettivo al momento del recupero. Alcuni studi hanno dimostrato che l’effetto di stato-dipendenza si verifica maggiormente con il richiamo libero, quando si danno degli indizi minimi per il recupero dei target, ma l’effetto è ridotto quando la memoria è testata mediante indizi più adeguati. Ulteriori studi effettuati da Bower dimostrano che le persone che sono testimoni di eventi negativi tendono a non ricordare i dettagli della vicenda accaduta.

Chiara Benedetti

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