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I remember

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La memoria e la dimenticanza sono concetti che ricorrono spesso nei nostri discorsi: “devo tenere in mente questa cosa”, “devo ricordarmi la data del tuo compleanno”…le
informazioni che provengono dall’ambiente arrivano nel registro sensoriale della nostra mente. Noi abbiamo due tipi di memoria: a breve termine e a lungo termine. Che si
occupano della rielaborazione e la conservazione dei dati.
A volte succede che la nostra memoria sembra non funzionare a dovere. Per affrontare il problema ci sono diverse soluzioni, una di questa è ad esempio l’agenda, che funge
da “memoria esterna”. Analogamente al concetto di memoria e dimenticanza c’è quello di ricordo.
Il ricordare ci permette di tornare quando ne sentiamo il bisogno a luoghi realmente vissuti, a persone concretamente amate, a eventi o fatti che ci hanno coinvolto; senza per
questo rimanere intrappolati nel passato, è questa la funzione del ricordo, poterci tornare, per superare momenti critici, di passaggi obbligatori nella nostra vita di adolescenti,
di giovani adulti, e di anziani. Non è una dimensione fantastica,  né di sogno, ma ha la proprietà di essere distante nel tempo,  quindi non ha i contorni di durezza del nostro presente,  ma ha una velatura e una sfumatura che solo il ricordo con  la sua lontananza temporale può offrirci. Senza la dimensione del ricordo, noi non saremmo nulla; il passato ci restituisce le nostre radici, quello che siamo stati, ci dice da dove veniamo, chi siamo,
che percorso stiamo facendo o abbiamo concluso e ci aiuta a non fare gli stessi sbagli, ci protegge da incontri o strade intraprese che ci hanno fatto soffrire. Anche chi dice: “voglio
cancellare il mio passato, con tutti i suoi ricordi”, non potrà  farlo. Il ricordo tornerà nel sogno o in qualche sintomo.
Il ricordo non può e non deve essere cancellato, va elaborato, interrogato, raccontato, portato alla luce per poterlo in parte restituire al buio della dimenticanza, perché anche un brutto ricordo fa parte di noi. L’elaborazione di un ricordo permette l’oblio di quell’evento e apre la possibilità di scrivere la prima pagina di un nuovo capitolo della propria vita.

“L’uomo ha soltanto questo d’immortale: il ricordo che porta e il ricordo che lascia”    (Paola Faccioli)

Valentina Luciani

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