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Gentile Prof.ssa Angela Santoni,

mi chiamo Caterina e sono una studentessa della terza liceo scientifico di Bolzano. Nonostante la mia giovane età, sogno di intraprendere la strada della medicina e, successivamente, della chirurgia per, magari un giorno, migliorare o addirittura salvare la vita alle persone. Il percorso per arrivare alla realizzazione di questo mio sogno so già essere in salita, ma l’ambizione di riuscire a realizzare qualcosa di grande nel mio futuro, come la scoperta di una nuova cura per qualche patologia o, più in generale, un’innovazione in campo medico che possa garantire una vita migliore alle persone che ne hanno bisogno, mi spinge a continuare a inseguire ogni giorno questa mia grande ambizione.

Proprio per questo mio interesse in medicina, ormai sempre più forte, mi è subito saltata all’occhio la conferenza che terrà a Foligno nei giorni di Festa di Scienza e Filosofia. Di conseguenza ho voluto informarmi sugli studi che ha compiuto durante il corso della sua carriera e ho trovato interessante il suo studio di oltre 20 anni riguardo agli eventi biochimici intracellulari responsabili dell’attivazione delle funzioni citotossiche NK.

Dallo studio del programma di biologia di quest’anno, l’oggetto de suo studio mi è parso da subito familiare e successivamente mi sono accorta di aver trattato proprio dei linfociti Natural Killer durante lo studio del sistema immunitario, dove proprio la loro specifica funzione mi aveva incuriosito molto. La capacità, infatti, di uccidere le cellule tumorali entro un certo limite, garantendo una certa tolleranza del corpo verso i tumori era stata, fino a quel momento, a me sconosciuta. Il mio interesse era scaturito, ovviamente, dalla mia inclinazione verso la medicina e la chirurgia, che ho imparato trattare anche in ambito oncologico, ma non avevo avuto però modo di approfondire l’argomento, per questo volevo porle alcune domande.

Sicuramente una delle principali domande è: quanto in realtà il nostro corpo è tollerante nei confronti di queste cellule tumorali e quindi qual è questo limite di sopportazione? Spostandoci invece sul fronte degli studi medici riguardo al cancro, quali sono i punti caldi della ricerca in questo campo così ampio e sconosciuto per chi non è a stretto contatto con l’evolversi di questa ricerca? E infine, si dice sempre che non si sa come si sviluppino le cellule tumorali e il perché di ciò, ma è veramente così?

Spero di riuscire a partecipare alla sua conferenza.

Cordiali saluti,

Caterina Palmeri

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