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L’ATOMO

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I primi in assoluto ad affermare l’esistenza dell’atomo sono stati i filosofi Democritio ed Epicureo. questi fisici hanno incontrato :difficoltà nell’accettare  la presenza di una porzione di materia estesa ma indivisibile difficoltà nello spiegare le differenze chimiche e fisiche dei corpi. nel medioevo gli atomi sono stati accennati solo dagli arabi .nell’età moderna i riferimenti sull’atomo si hanno con giordano bruno galileo e bacone .però la vera ripresa dell’atomo si assistette solo con gassendi. Nel xix secolo poi furono eseguiti degli esperimenti per determinare le proprietà del la materia. Ma spesso con questi esperimenti si potevano ricavare solo leggi empiriche di cui non era possibile dare una giustificazione. il primo a capire la verità sull’atomo fu thomson che nel 1897 realizzò di aver scoperto una nuova particela: l’elettrone. sul modello di thomson l’atomo divenne una sfera di raggio dieci alla meno dieci metri circa contenente al suo interno elettroni e una massa positiva che bilancia la carica negativa degli stessi elettroni. l’idea di thomson sull’atomo in quel tempo era quella più plausibile, ma continuava a lascia re parecchi dubbi; però anche con questi dubbi molti fisici si convinsero che il modello di thomson era la strada giusta . rutherford, un altro scienziato, per risolvere questi dubbi fece molti esperimenti che lo portarono a scoprire che l’atomo è composto dal nucleo caricato positivamente con un raggio di circa dieci alla meno quattordici metri intorno al quale ci sono gli elettroni fino ad una distanza di circa dieci alla meno dieci metri. però fu uno scienziato a intraprendere la strada verso la verità, niels bohor. Bohr applicò alcuni concetti di rutherford le idee di quantizzazione fatte da plank ed approfondite da Einstein. lui ebbe l’idea che gli elettroni si movessero attorno al nucleo secondo un moto simile a quello della luna attorno alla terra sostituendo le interazioni gravitazionali con quella elettromagnetica. dallo sviluppo di questo elemento bohor ipotizzò che gli elettroni atomici sono distribuiti a strati cioè coprono orbite intorno al nucleo a diverse distanze, inoltre ipotizzò che esistono delle orbite stabili sulle quali l’elettrone può rimane re senza che perda l’energia. quindi le orbite dell’elettrone possiamo dire che sono state quantizzate. anche con il successo il suo modello non fu accettato da molti fisici soprattutto a causa di innovazioni introdotte dall’unione della fisica meccanica con quella quantistica. il modello di bohor per quanto vicino alla realtà ,lasciano dei quesiti senza risposta. lo sviluppo della compressione dell’atomo crebbe in fretta, tanto che nel 1932 chadwick pose l’ultimo tassello nella costruzione conclusiva del modello atomico, scoprendo il neutrone.

Martina Grande

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