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SCHIAVI DI SE STESSI

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Giorno dopo giorno, nonostante grazie agli immensi progressi fatti dalla scienza che hanno permesso di rendere innocue malattie in precedenza mortali, nuove malattie incombono tra la nostra società, malattie che neanche la scienza più evoluta potrà forse curare, si tratta cioè delle dipendenze.
Le dipendenze sono vere e proprie malattie, inutile negarlo; esse infatti, così come tutte le altre malattie, provocano malessere interiore, turbamento psichico e inducono i soggetti colpiti a compiere, ad esempio, azioni indesiderate.
Oggi le dipendenze colpiscono le persone appartenenti a tutte le età dai più giovani ai più anziani; è sbagliato infatti associare al termine dipendenza solo ed esclusivamente i giovani: è senza dubbio evidente che, in essi la situazione risulta essere più grave ma la dipendenza colpisce anche gli anziani, anche se, ovviamente, in maniera differente.
Negli adolescenti e nei ragazzi esse sono soprattutto legati a fattori quali alcool, droga e scommesse.
Il primo di questi tre aspetti, cioè l’alcolismo, è un problema che va affrontato con serietà in quanto, uscendo per esempio il sabato sera, nelle discoteche, ovunque ci si gira ci si ritrova in mezzo a gente ubriaca; bere è diventato sinonimo di divertimento ma l’alcool, rappresenta tutto meno che un qualcosa di necessario per il nostro organismo.
Negli adolescenti causa danni irreversibili al fegato, danni che, in seguito, queste persone saranno costrette a portare con se per tutta la vita; nel resto delle persone adulte, l’alcool è la causa della morte, nel nostro paese, di quasi 3500 persone all’anno.
La dipendenza da droghe è un altro di quei mali che affligge la società moderna, il dato relativo all’uso di stupefacenti, soprattutto nei giovani, è aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni.
Preoccupante risulta essere quindi la situazione, l’età media delle persone tossicodipendenti si sta via via abbassando sempre di più a testimoniare il fatto che sempre più giovani vengono coinvolti all’interno di questo “giro”.
L’assunzione di droghe infatti, dopo un iniziale sensazione di benessere, provoca danni irreversibili al nostro organismo, in particolare alle cellule neuronali, cioè alle uniche cellule del nostro organismo che non sono in grado di riprodursi e quindi, la frase sempre pronunciata che in un certo simboleggia la lotta alle droghe (“bruciano il cervello”) va presa proprio alla lettera.
Del resto, se queste sostanze risultano essere, nella stragrande maggioranza degli Stati, illegali ci sarà un motivo valido!
Un ultimo problema legato alle dipendenze risulta essere appunto quello delle scommesse, in particolare quelle sportive, scommesse che, come viene ben ricordato nelle pubblicità “possono causare dipendenza”, cosa che accade nella maggior parte dei casi, anche (come del resto tutte le dipendenze) nei giovani; ciò sembrerebbe impossibile in quanto la legge vieta scommesse ai minori ma quello che di buono lo Stato ha fatto viene cancellato dai proprietari dei centri di scommesse che lasciano entrare, all’interno del loro esercizio, come se niente fosse, anche i minori.
Come già detto, però, il problema della dipendenza non è solamente legato ai giovani, colpisce infatti anche le persone più anziane sotto tutti gli aspetti già citati ma, in particolare nelle scommesse, ovvero la dipendenza di cui si parla è , in questo caso, la “ludopatia”.
Ogni mattina infatti, uomini ormai pensionati entrano nel bar vicino casa per leggere il giornale e scambiare due parole con i loro coetanei, per coprire tutta la mattinata, però capita spesso che inizino a giocare alle cosiddette “slot machine” che possono essere a rulli, videopocker, multistation o newvideo.
In molti casi in queste persone si sviluppa anche quello che gli psicologi definiscono “machine zone”, ovvero lo stato di alienazione dal mondo circostante e di totale immersione nel gioco, che porta per ore a perdere la percezione del tempo e dello spazio, oltre alla cognizione del proprio corpo e delle somme perse.
Ma il problema più importante che affligge le persone di tutte le fasce di età è la dipendenza dai cellulari; sì, anche questa è una forma di dipendenza, perché oggigiorno sono veramente poche le persone in grado di stare più di un’ora senza mandare un messaggio o semplicemente senza guardare lo schermo di un telefonino
Le dipendenze purtroppo risultano essere quindi un gravissimo problema della società odierna che può essere curato solo tramite l’aiuto di psicologi e professionisti che possono aiutare le persone afflitte ad evadere da quella che è una vera e propria situazione di schiavitù.

Alessandro Castellani

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