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Fake News: come riconoscerle?

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L’informazione è la trasmissione e ricezione di messaggi relativi a notizie ritenute utili per l’individuo o per la società.

Soprattutto nell’ultimo decennio con la nascita dei social media, che rappresentano una nuova forma di comunicazione, la divulgazione di notizie si è notevolmente ampliata, ed ha portato ad un rischio molto frequente: quello delle fake news.

La sua diffusione risale ai tempi della tradizionale comunicazione cartacea, anche se l’effetto virale della rete ne ha amplificato la diffusione, attraverso i like, gli share e, in generale, la spinta alla condivisione.

Come riporta anche l’Autorità per le Garanzie della Comunicazione in un’indagine sul caso, il successo di queste notizie false, con la conseguente disinformazione nella società, è dovuto a diversi fattori: l’ignoranza del lettore, la verosimiglianza della notizia, il titolo e superficialità dei lettori stessi.

Il primo punto riguarda l’ignoranza, una condizione che porta a credere a tutto ciò che è spiegato in modo pseudo-scientifico, poiché è di più facile comprensione. Il dubbio di molti è il motivo per cui una persona riguardo un argomento specifico utilizza degli articoli online per trovare una risposta immediata, con la considerazione che se fosse stata una materia di suo interesse avrebbe certamente potuto studiarla con maggiore serietà a scuola.

Collegata è la superficialità di un lettore, che distratto dalla vita frenetica della società, con leggerezza legge le notizie sul web e si convince che queste siano tutte basate su fatti realmente accaduti, data la verosimiglianza della notizia. Talvolta per la fretta una persona neanche perde tempo ad aprire un articolo sul web, ma si sofferma solamente sul titolo, che nella maggior parte dei casi è stato ideato proprio per attirare l’attenzione del lettore con notizie false (il cosiddetto titolo clickbait).

Nonostante questi fattori che determinano le fake news, esiste una possibilità di correggere la disinformazione, attraverso la verifica delle notizie stesse, ovvero facendo fact checking.
Non è necessario effettuare cracking o hacking, ovvero violare illegalmente un sito web, ma è possibile raccogliere informazioni che sono pubbliche e libere in rete, attraverso l’OSINT.
Questo è l’acronimo di Open Source INTelligence, e rappresenta tutte le tecniche e gli strumenti che possono servire ad un’investigazione su fonti aperte, per scoprire la veridicità di un’informazione e portare alla luce quelle false. In particolare esistono delle vere e proprie applicazioni specialistiche, come “Bellingcat”, “Maltego” o “Yandex”, solo per citarne alcune, che consentono in poco tempo all’utente di verificare le fontie le notizie invece di credere a tutto quello che legge.

In conclusione, ci sono forniti gli strumenti per verificare le notizie, è solo necessario avere la voglia e la pazienza di dedicarsi, ed operare sempre con spirito critico e buon senso, così da cercare di eliminare la disinformazione e promuovere sempre la realtà dei fatti.

 

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