Home Ambasciatori della Festa di Scienza e Filosofia L’era della post-verità. Cosa sono le Fake News?

L’era della post-verità. Cosa sono le Fake News?

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Per fake news (letteralmente, notizie false) si intende la disinformazione, quindi notizie inventate o ingannevoli appositamente create per assomigliare a notizie legittime.

Lo scopo delle fake news può essere quello di creare tensione e sfiducia, interferire nelle questioni politiche e controllare l’opinione pubblica.
Una volta che queste vengono diffuse diventano di dominio pubblico. E quando ciò accade, possono essere difficili da individuare. Articoli con fake news possono essere usati come fonte, anche se le informazioni in essi contenute erano false. Ma perché diffondere notizie false? Le fake news vengono diffuse da parti che vogliono rafforzare la propria posizione, indebolire i propri avversari o entrambe le cose. Anche se il termine è piuttosto recente, le ‘fake news’ sono in circolazione da sempre.

L’ascesa dei social media ha creato una piattaforma perfetta per diffondere le notizie e anche le fake news. Qualsiasi informazione può essere diffusa in tutto il mondo istantaneamente da qualsiasi luogo.
Uno degli effetti più gravi delle fake news è che ha danneggiato la credibilità delle fonti delle notizie. Tutto può essere additato come una notizia falsa. In questo modo è diventato più difficile riconoscere ciò che è realmente vero e ciò che non lo è. A volte le notizie false possono essere presentate come vere. Allo stesso modo, le notizie vere possono essere scambiate come notizie false in base alle opinioni di un individuo. In molti casi la verità è diventata meno importante poiché le credenze e le opinioni sono supportate e potenziate con le fake news.

COME INDIVIDUARE LE FAKE NEWS?

Individuare le fake news può essere a volte complicato perché sono create intenzionalmente per apparire come notizie reali. Ci sono però alcuni segnali che si possono cercare nel caso in cui si abbia il dubbio di essere di fronte a delle fake news.
Le fake news devono essere diffuse il più lontano e il più velocemente possibile. Ecco perché fanno leva sui sentimenti con titoli sensazionali. Tuttavia, se il titolo sembra eccessivo, si dovrebbe dubitare della notizia che abbiamo sotto gli occhi e cercare altri possibili segnali che confermino che sia falsa.

Il contenuto è un altro elemento da valutare. Se è pieno di errori di battitura e usa un linguaggio volgare, o si sta attaccando molto direttamente qualcosa o qualcuno, probabilmente non è stato pubblicato da alcuna fonte di notizie legittima. E se l’argomento non viene segnalato da nessun altro grande media, è ragionevole chiedersi il perché.

FAKE NEWS: TUTTA COLPA DI INTERNET?

Forse è solo tutta colpa di internet. Ormai è diventato impossibile tenere il conto delle bufale messe in giro. E in effetti, da qualche tempo, è diventata una consuetudine vedere il web e i social media invasi da fake news o notizie distorte.
Circa cinquant’anni fa si diceva che la libertà poteva essere minacciata dalla scarsità delle informazioni, e invece oggi è esattamente il contrario.

La rete, con la gran massa di informazioni che produce e smaltisce, ci appare problematica e ambigua, tanto ricca di opportunità quanto di insidie. In realtà sembra che i social media e la rete non siano più dei semplici mezzi di comunicazione, anzi sono entrati in maniera così forte nella vita di tutti i giorni, da apparire ormai come il nostro vero e proprio habitat naturale. Siamo nell’epoca della spettacolarizzazione di ogni piccolo frammento di vita, e poco importa se ciò che è appena stato condiviso sui social è reale oppure no.

Ma cosa ci spinge a credere alle fake news? Probabilmente la portata delle notizie false, che di solito citano fonti credibili, ma non veritiere, o ancora un particolare trasporto nei confronti della news. Tutto ciò ci induce a credere e ricondividere ciò che in realtà non esiste.
Le fake news esistono ai tempi di oggi e si accusa internet, ma alla base di tutto c’è spesso la disonestà intellettuale di qualcuno, che è sempre esistita.
Una delle più diffuse notizie false in ambito scientifico è quella della tribù dei Tasaday .

La tribù dei Tasaday era una popolazione che era stanziata nella parte meridionale di Mindanao, nelle Filippine e che era composta da circa 12 persone tra cui uomini, donne e bambini che vivevano come uomini primitivi.
Il primo che scoprì questa tribù fu Dafal, un trapper filippino, che ebbe frequenti contatti con questa popolazione che viveva come all’ età della pietra.
Questa tribù parlava una lingua incomprensibile e utilizzava manufatti di pietra. Nel 1971 Dafal allertò il governo filippino, Manuel Elizade, il quale restò sbalordito dalle persone che incontrò. Erano completamente isolati e non avevano alcuna conoscenza del mondo esterno. Così i Tasaday, tribù sconosciuta dell’età della pietra, divennero (nel giro di pochi giorni) delle celebrità mondiali, cominciando ad essere i protagonisti di tutti i quotidiani e telegiornali del mondo.

La svolta giunse nel 1986, quando due giornalisti non autorizzati decisero di visitare l’isola e trovarono effettivamente la tribù dei Tasaday che vivevano in case normalissime, parlavano uno dei tanti dialetti filippini e indossavano abiti moderni, come t-shirt e jeans. La tribù, smascherata, raccontò che fu proprio Elizade a costringerli a trasferirsi nelle caverne e a vivere come uomini primitivi. Nel 1973 l’ex ministro fuggì con vari milioni di dollari, raccolti per tutelare e proteggere i Tasaday.
Questa bufala scientifica ci può far capire che non sempre ci si può fidare degli scienziati e che da sempre esistono le fake news e la disonestà delle persone, solo che oggi sono più diffuse e frequenti con l’uso dei social media e di internet.

 

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