Al giorno d’oggi l’utilizzo della rete internet è diventato sempre più diffuso rispetto a qualche anno fa rendendosi spesso indispensabile per diversi ambiti come l’informazione, lo svago, la ricerca e lo studio. Effettuando una breve ricerca sul sito www.digitalic.it si può vedere come la percentuale dei navigatori nella rete internet sia aumentata del 9% per un totale di 367 milioni di utenti rispetto al mese di gennaio 2018. La maggior parte del tempo utilizzato per la navigazione è occupato dall’uso dei social network, delle piattaforme di condivisione di messaggi, ma soprattutto di video o fotografie, tramite i quali è molto semplice diffondere le proprie opinioni.
Talvolta, le notizie o i commenti scritti possono risultare non veritieri o, nel peggiore dei casi, del tutto falsi; in tal caso si parla di fake news oppure, filosoficamente parlando, di doxha: entrambe portano ad una lettura errata della realtà con conseguenze potenzialmente gravi. Alla doxha si contrappone l’aletheia che, invece, conduce l’uomo ad una dimensione reale della vita, la stessa che, oggigiorno, corrisponde alla visione di immagini o lettura di messaggi attendibili. In questi giorni è in corso, in diversi paesi del mondo, il pericoloso contagio causato da un Coronavirus; sui social, così come in televisione, nascono pareri discordanti sulle cause che hanno permesso al virus di migrare dagli animali all’uomo.
Alcuni ritengono che possa essere stata la cattiva abitudine legata a comportamenti alimentari particolari da parte della popolazione cinese; altri che non siano stati compiuti i giusti controlli in particolari processi svolti in laboratorio; addirittura si ipotizza la possibilità che possa essere stato un medico che, corrotto, abbia ricevuto l’incarico di diffondere volontariamente il virus nell’ambiente, magari rompendo una provetta. La verità non è ancora nota a nessuno, tranne agli eventuali responsabili. In alcuni casi è alquanto impossibile conoscere la verità effettiva su un determinato accaduto però bisogna necessariamente essere vigili su ciò che si legge per non credere alle fake news. Nella società di massa attuale si è soliti credere a molte notizie non veritiere raccontate anche da chi ha poteri forti con le evidenti conseguenze di condurre le masse a indottrinamenti passivi magari per scopi politici o fini economici.
Bisognerebbe saper comprendere da un’informazione quel che c’è di reale, vero e distinguere ciò che, invece, potrebbe essere falso. Per questo l’ausilio migliore resta la conoscenza sotto ogni forma; ad esempio la filosofia aiuta a sviluppare un ragionamento logico, fondato e critico. Sono in atto anche strategie da parte di alcuni studiosi ed esperti programmatori che mirano a bloccare la diffusione di eventuali notizie false; Mark Zuckerberg, innovatore e fondatore di Facebook, pare sia riuscito a trovare il modo di eliminare qualsiasi post circoli sulla piattaforma che non sia totalmente vera. Non solo su Facebook, però, è possibile riscontrare tali notizie. Ad esempio, per sviluppare un’immagine accompagnata da una falsa notizia basta accedere al sito https://breakyourownnews.com ingannando facilmente chi non ne è a conoscenza. Per evitare di credere ad una fake news ovunque la si legga bisogna prima di tutto confrontare la notizia con più fonti di informazione (magari fonti istituzionali), con siti seguiti da molte persone che risultano perciò maggiormente attendibili e, non per ultimo, occorre riflettere in autonomia attivando il proprio pensiero scettico, critico e, quando non è possibile, chiedere un parere a persone più competenti come può essere un esperto in materia.