Home Ambasciatori della Festa di Scienza e Filosofia Vaccini si o no?

Vaccini si o no?

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“Fake news” un termine altamente diffuso al giorno d’oggi, con il quale si indicano articoli con informazioni inventate o ingannevoli resi pubblici attraverso i mezzi di informazione.

Di notizie false se ne parla molto anche in ambito scientifico, infatti la scienza che sicuramente non può risolvere tutti i problemi del mondo, mette a disposizione diversi metodi per cercare una soluzione e selezionare le notizie false: uno di questi è il METODO SCIENTIFICO, metodo che facciamo risalire a Galileo Galilei.

Questo processo è così sviluppato:
– Osservazione del problema
– Raccolta delle informazioni possibili
– Formulazione dell’ipotesi
– Verifica di quest’ultima
– Se confermata si esprime la soluzione, altrimenti una nuova ipotesi.

Nell’ambito delle vaccinazioni possiamo parlare delle fake news, in particolare nel vaccino contro il morbillo, la rosolia e la parotite. Questo vaccino contiene nella stessa fiala i tre virus vivi e indeboliti e viene somministrato con un’iniezione nella parte alta del braccio. È vantaggioso per i bambini perché con una sola dose li difende contemporaneamente da tutte e tre le malattie e per la collettività in quanto riduce la circolazione di questi tre virus.

Nonostante ciò su questo si sono create delle fake news, tanto che diverso tempo fa si era diffusa la convinzione che il vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia potesse rientrare tra le cause dell’autismo, un disturbo del neuro sviluppo.
Ovviamente quest’ipotesi è stata contestata da molti ricercatori e medici i quali affermano che il vaccino è lo strumento di difesa contro le malattie infettive ed è utile, necessario e sicuro.

Inoltre i social network rimandarono e rimandano ancora queste false notizie, tanto che gli studiosi hanno dimostrato che gli effetti indesiderati sono quasi inesistenti spiegando che la profilassi, ovvero la prima dose, si effettua tra i 12 e i 15 mesi, mentre la seconda dose tra i 5 e i 6 anni e queste non accrescono la probabilità di sviluppare l’autismo. Per di più hanno effettuato uno “studio osservazionale” per paragonare i tassi di insorgenza dell’autismo in relazione alla vaccinazione trivalente concludendo che questo tipo di vaccino non è associato allo sviluppo dell’autismo.

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