A questa domanda si può rispondere partendo dall’analizzare l’espressione Effetto Farfalla.
Si ritiene sia stata ispirata da uno dei più celebri racconti fantastici di Ray Bradbury: Rumore di tuono del 1952, in cui si immagina che nel futuro, grazie ad una macchina del tempo, vengano organizzati dei safari temporali per turisti; in una remota epoca preistorica un’escursionista del futuro calpesta una farfalla e questo fatto provoca una catena di allucinanti conseguenze per la storia umana.
Nella metafora della farfalla si immagina che un semplice movimento di molecole d’aria generato dal battito d’ali di una farfalla possa causare una catena di movimenti di altre molecole fino all’uragano menzionato, così come un semplice ritardo di due secondi può incidere sulla vita personale di un individuo.
Edward Lorenz fu il primo ad analizzare l’Effetto farfalla in uno scritto del 1963 preparato per la New York Academy of Sciences. Secondo tale documento, un meteorologo fece notare che se le teorie erano corrette, un battito delle ali di un gabbiano sarebbe stato sufficiente ad alterare il corso del clima per sempre. In discorsi e scritti successivi, Lorenz usò la più poetica farfalla, forse ispirato dal diagramma generato dagli attrattori di Lorenz, che somigliano proprio a tale insetto, o forse influenzato dai precedenti letterari.
“Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?” fu il titolo di una conferenza tenuta da Lorenz nel 1979.
Dopo questa breve costatazione sull’Effetto farfalla, a parer mio, il battito d’ali d’una farfalla in Brasile potrebbe causare un tornado nel Texas.