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IL TEMPO

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“Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza…”
La citazione della poesia dell’illustre Lorenzo De’Medici, ci consente di analizzare uno dei più grandi interrogativi della storia dell’uomo: che cos’è il tempo?


Secondo la scienza è una grandezza fisica fondamentale nel S.I. (sistema internazionale delle unità di misura), ma il suo significato è più profondo. Di fatto il tempo è anche la percezione e la rappresentazione della modalità di successione degli eventi e del rapporto fra essi. Il tempo non è soltanto una “quantità” ma anche una “qualità” che ha valore soggettivo (tempo come durata) e un valore storico.


I grandi eventi storici sono seguiti da un rinnovato modo di ordinare il tempo assolvendo ad un compito politico. Per fare un esempio, in seguito alla Rivoluzione francese l’inizio di una “nuova era” veniva fatta coincidere con il 1792 e il tempo era concepito in funzione di valori morali e sociali dei principi rivoluzionari. “Quel calendario, azzerata l’età cristiana con le sue festività e i suoi santi, considerati come pregiudizi dell’era assolutista, introduceva una serie di date e ricorrenze che dovevano siglare l’inizio di una nuova epoca” (Novecento.org Didattica dela storia).


La stessa cosa si può dire per la Russia di Stalin e per il Fascismo di Mussolini. La scansione temporale prefigurava una visione del mondo funzionale ai regimi totalitari.
Codificare, dare forma e significato allo scorrere del tempo aiuta a dominare e controllare l’angoscia esistenziale. Uno dei principali temi fantascientifici, per esempio, è la ricerca di una sostanza o di un elemento che arresti il decadimento fisico del corpo umano, un modo per esorcizzare la paura di un tempo che passa. L’uomo sogna di poter scoprire un modo per fermare e/o fuggire il tempo, proprio perché ne è terrorizzato.


“Di doman non c’è certezza”: De’Medici cerca di farci comprendere l’inevitabile scorrere del tempo, e l’unica cosa che possiamo fare è adattarci e vivere pienamente la vita.
“L’avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge”.


Samuele Gullia 4BS Liceo Properzio Assisi

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