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Ambiente

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Negli ultimi anni si sta affrontando sempre più assiduamente il tema del riscaldamento globale dell’intero pianeta, delle calotte polari che vanno via via sciogliendosi, dell’effetto serra che grava sul genere umano. Se ne parla in televisione, sui giornali, nelle conferenze, ma alla resa dei conti oltre alla dialettica ben poco rimane. Le stagioni vanno via via scemando e non esiste più quella che un tempo veniva comunemente definita primavera, poco rimane anche dell’inverno vero e proprio.
L’uomo, come essere pensante, ha raggiunto grandi risultati in vari campi: nella medicina, nella tecnologia, ma forse non ha impiegato grandi energie per salvaguardare l’ambiente del quale è soggetto integrante. Se ci soffermassimo un attimo a riflettere forse ci renderemmo conto che la nostra vita, anzi il nostro tenore di vita, è strettamente legato all’ambiente nel quale viviamo e che salvaguardando lo stesso probabilmente riusciremo ad avere uno stile di vita migliore.
L’uomo è il “carpe diem”, cerca di vivere (o sopravvivere) meglio nell’immediato senza valutare le conseguenze che esso può portare anche in un prossimo futuro. Anche le calamità naturali che stanno affliggendo il nostro Paese, come terremoti, frane, valanghe, sono riflessi oggettivi su come e quanto sia stato trascurato il nostro territorio. Oggi nelle nostre case sono entrate le stufe a pellet, riscaldano meglio e fanno risparmiare economicamente; ma si è riflettuto su come possano danneggiare l’ambiente e la nostra salute? L’uomo ha raggiunto la luna, recentemente ha scoperto pianti abitabili come la terra, ma cosa sta facendo per salvaguardare il pianeta sul quale poggia i piedi?
Paesi poveri come l’India sono riusciti ad arginare il problema dell’elettricità rivolgendosi alle fonti rinnovabili, forse perché nell’esigenza più immediata si riesce ad allungare lo sguardo e a sfruttare al meglio le risorse a nostra disposizione. Anche l’energia eolica è poco sfruttata e il fotovoltaico, tanto reclamizzato negli ultimi anni, ha ancora poca voce in capitolo sul problema di salvaguardia dell’ambiente.
Recentemente si è avuta notizia che in qualche zona d’Italia, per affrontare il problema della siccità, si sono irrigati i campi depurando acqua melmosa. Ci si chiede allora, perché altrettanta cura non viene rivolta alle fonti rinnovabili quali vento e sole? Non vengono soddisfatte le tasche di chi? Questo sembra essere un grido senza voce.
Alla domanda postasi il matematico Edward Lorenz, se il batter d’ali di una farfalla in Brasile possa provocare un tornado in Texas, si può rispondere semplicemente annuendo. D’altra parte anche se si estinguessero le api ci sarebbe un intero squilibrio nell’ecosistema.
Spetta a noi giovani, uomini del prossimo futuro, iniziare i lavori per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo portando innovazioni che hanno alla base gesti forse più semplici di quello che pensiamo. Partiamo considerando l’ambiente come parte integrante di noi stessi. Salvandolo e proteggendolo ci salviamo e ci proteggiamo. A tutti buon lavoro!

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