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Mutamenti climatici e cambi di risorse

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Come sappiamo tutti, da molto tempo il clima sta cambiando, infatti qualche anno fa si pensava che il riscaldamento globale fosse solo l’aumento di temperature, la fusione dei ghiacci e l’innalzamento del livello dei mari sul lungo periodo.
Ma purtroppo il tutto si è rilevato più pericoloso e più serio per il nostro futuro.
Alluvioni, siccità, ondate di calore, ovvero quelli che gli esperti chiamano eventi estremi, si stiano intensificando in diverse parti del mondo e in modo irregolare e mettono a repentaglio l’idea di stabilità cui siamo abituati: comunità distrutte, danni economici a persone e interi sistemi produttivi, e purtroppo anche morti e feriti.
Oltre questo, purtroppo, si sa che il problema deriva anche dall’umanità, con l’uso di combustibili fossili in particolare gas, petrolio e carbone. In oltre addirittura la percentuale di uso giornaliero nel mondo di questo combustibili è circa 80%.

Quindi che succederebbe se usassimo energie rinnovabili a posto dei combustibili?
Ormai si sa che anche i combustibili fossili “stanno” per finire, per esempio, ai ritmi attuali il carbone potrebbe durare ancora per un secolo. Forse il metano per due. Attualmente è previsto che il picco di produzione del petrolio arriverà in un lasso di tempo che va da 5 anni a 30 anni, se non è già stato sorpassato, dopo di che il suo prezzo comincerà a salire fino a diventare economicamente insostenibile.
Quindi nel mondo si è cominciato a chiedere sempre di più delle energie rinnovabili però al tempo stesso cresce anche la necessità di ridurre la CO2, combattere l’effetto serra e diminuire le emissioni in atmosfera di sostanze dannose per la salute, l’ambiente, e che alterano il clima.
I motivi per la quale sono meglio le energie rinnovabili sono:
1)Illimitate (sole, acqua, vento, geotermica..)
2)Non inquinano; non emettono anidride carbonica o gas per l’effetto serra
3) Sono ovunque, perché il sole splende in tutto il mondo
4)Nessun rischio di trasporto
Si chiama energia rinnovabile l’elettricità prodotta con tutte le fonti alternative rispetto ai tradizionali combustibili fossili. Le fonti si chiamano rinnovabili perché si rinnovano, hanno la specialità di rinnovarsi, ovvero di non esaurirsi a causa delle loro trasformazione da parte nostra in energia fruibile. A ben vedere, il termine “energie alternative” è ingiusto, visto che nella storia è sempre stata l’energia del vento a sospingere le navi, l’energia dell’acqua a far girare i mulini, l’energia del sole a mettere in moto nuvole, piogge e venti, e la Terra a far crescere piante e alberi per il nostro nutrimento e per costruire case e rifugi, per darci cibo e legna da ardere.
Alcune tra cui conosciamo sono:
1) Fotovoltaico
2) Energia eolica
3) Acqua
4) Geotermia (terra)

Per esempio, la Danimarca ha adottato un sistema di 12.000 piastrelle fotovoltaiche per la produzione di energia in una scuola, precisamente la Copenhagen international school. Questo sistema è uno dei più grandi e integrati al mondo. Infatti la facciata è in grado di produrre 300 megawattora di elettricità all’anno coprendo la metà del fabbisogno energetico della scuola.

Quindi, per eliminare gran parte dei problemi provocati (anche) dai combustibili fossili possiamo immaginare ad un futuro con molti sistemi e strutture simili alla scuola della Danimarca, prendendo in considerazione anche le altre energie rinnovabili, per non ritrovarci con i mutamenti climatici e alla fine anche per stare meglio tra di noi.

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