Il termine fake news è utilizzato per indicare quelle notizie false diffuse attraverso i mezzi di informazione, questo termine è però utilizzato per indicare fenomeni molto diversi tra di loro, come per esempio bufale, errori di stampa e teorie complottistiche.
Esse hanno, quindi, il compito di disinformare e manipolare il lettore, solitamente hanno degli scopi politici in modo da omologare il pensiero delle persone.
Come dicevano i sofisti se puoi controllare l’opinione delle persone hai il potere assoluto, essi, infatti, attraverso la retorica, ovvero l’arte di argomentare e persuadere riuscivano ad avere ragione sull’altro a rendere forte il discorso debole.
I sofisti però, in particolare Protagora, non avevano come obbiettivo quello di far passare il falso per il vero o viceversa, ma piuttosto in assenza di criteri di verità assoluti, proponevano l’ulite e il bene della polis come criterio debole.
Inizialmente le fake news si trasmettevano tramite giornali e telegiornali e la loro diffusione di conseguenza era piuttosto lenta.
Al giorno d’oggi invece con i nuovi mezzi di comunicazione e con i social media la loro diffusione è molto più veloce, al punto di poter definire quelle informazioni virali in brevissimo tempo.
Nonostante sia internet il principale canale della diffusione di notizie false, è proprio internet lo strumento più efficace per smascherare i tanti casi di fake news, ci permette di consultare rapidamente diverse fonti e di vedere quali altre cose si scrivono sullo stesso argomento.
Fino a pochi anni fa infatti, vedevamo semplicemente l’articolo e il suo contenuto e non avevamo modo di approfondire l’argomento con rapidità.
L’informazione può essere sempre manipolata per interessi economici o politici; già nel medioevo infatti c’erano i così detti affabulatori, ovvero dei cantastorie che incantavano il pubblico con storie inventate che però sembravano vere e finivano con l’essere vere.
Le false notizie, quindi, sono molto pericolose, ed è essenziale riuscire a capire quali informazioni sono vere e quali no esercitando il proprio pensiero critico e verificandole mediante la consultazione di diverse fonti di informazione.
Un esempio molto recente di fake news che si sta rapidamente diffondendo sul web e sui social media dice che il corona virus sia stato prodotto in laboratorio ai fini di una guerra biologica, questa è un’ipotesi che non è supportata da nessun indizio.
Anzi dai diversi studi fatti sul nuovo virus si può dedurre che esso ha avuto la capacità di passare agli esseri umani partendo da un virus che infetta i pipistrelli.
Questa notizia è dovuta probabilmente alla tendenza di trovare un colpevole per una catastrofe, avere un “capo espiatorio” aiuta infatti a trasformare la paura in rabbia.
Quindi è estremamente importante stare attenti a ciò che si legge, consultare altre fonti e leggere tutto con un senso critico.
Martina Santarelli