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“Ognuno di noi, all’interno del proprio corpo, ha una piccola o grande ragnatela”: questo è il pensiero di Viviana, affetta da disturbi patologici, tra cui il disturbo bipolare. La giovane ci dice che tutti noi possediamo una piccola o grande ragnatela, che riusciamo a mostrare oppure no. Infatti Viviana è protagonista di un libro intitolato “Una storia di stra-ordinaria follia”, nel quale l’autrice Luisa Lanari racconta la sua vicenda e il percorso di evoluzione delle sue malattie. 

Il disturbo bipolare, secondo il MSD (Manuale Statistico e Diagnostico), avviene quando gli episodi di depressione si alternano a episodi maniacali o a una forma meno grave, detta ipomania. La mania è caratterizzata da un’eccessiva attività fisica e da una sensazione di esaltazione estrema, notevolmente sproporzionate rispetto al contesto. Nel disturbo bipolare sono probabilmente coinvolti fattori ereditari. 

Gli episodi di depressione e mania possono verificarsi separatamente o insieme. Il soggetto presenta uno o più periodi di estrema tristezza e perdita d’interesse nella vita e uno o più periodi di esaltazione, grande energia e spesso irritabilità, con periodi di umore relativamente normale tra un episodio e l’altro. 

Il disturbo bipolare viene così definito perché comprende due estremi, o poli, dei disturbi dell’umore: la depressione e la mania. Colpisce, con diversa intensità, circa il 4% della popolazione statunitense, allo stesso modo sia gli uomini che le donne. Il disturbo bipolare generalmente si presenta negli adolescenti, nei ventenni o nei trentenni. Nei bambini è raro. 

I principali disturbi bipolari si classificano in: 

Disturbo bipolare I: il soggetto ha avuto almeno un episodio maniacale completo (tale da inibirgli la normalità funzionale o che abbia incluso allucinazioni) e solitamente episodi depressivi. 

Disturbo bipolare II: il soggetto ha presentato episodi depressivi maggiori, almeno un episodio maniacale grave (ipomania), ma nessun episodio maniacale completo. 

Il disturbo bipolare talvolta insorge dopo un evento stressante, tuttavia non è stata ancora dimostrata alcuna relazione di causalità. 

Nel disturbo bipolare, gli episodi sintomatici si alternano a periodi praticamente privi di sintomi (remissioni). Gli episodi possono durare da poche settimane a 3-6 mesi. I cicli (dalla data di insorgenza di un episodio alla data di quello successivo) hanno durata variabile. Alcuni soggetti presentano episodi infrequenti, magari solo due nell’arco della vita, mentre altri accusano oltre quattro episodi l’anno (disturbo bipolare a cicli rapidi). Nonostante questa grande variabilità, la durata del ciclo per ciascuna persona è relativamente regolare. 

I sintomi del disturbo bipolare sono la depressione, la mania, l’ipomania. Invece come trattamento per alleviare questo disturbo vi è l’uso del litio, di farmaci anticonvulsivanti, antipsicotici e antidepressivi.

IV A Scienze Umane, Liceo Properzio Assisi 

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